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Tour de l’Avenir 2022, i migliori U23 del mondo si sfidano sulle salite alpine

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Domani, giovedì 18 agosto, prenderà il via da La-Roche-sur-Yon la 58a edizione del Tour de l’Avenir. La tradizionale corsa a tappe riservata ai migliori talenti Under23 del mondo offrirà il solito grandissimo spettacolo sulle strade oltre ad aprirci una porta ben indirizzata verso il futuro.

Come avviene regolarmente da 10 anni, saranno le selezioni nazionali a fare da squadre per le 10 tappe in programma. L’edizione 2021 vide una lotta all’ultimo secondo tra Tobias Johannesen e Carlos Rodriguez, vinta dal norvegese che fu anche in grado di imporsi in tre frazioni. Filippo Zana, laureatosi Campione Italiano elite quest’anno, arrivò terzo nella generale.

I nomi non mancano di certo anche quest’anno a partire da chi, come Leo Hayter e Lenny Martinez, ha dimostrato già la sua grande qualità al Giro U23 dello scorso giugno. Stavolta a sfidare i due sopracitati ci sarà anche il talentino Cian Uijtdebroeks, un altro predestinato sfornato dal Belgio. Sempre per il Belgio correrà il secondo classificato del Giro Lennert Van Eetvelt, mentre a difendere i colori della Francia insieme a Martinez ci sarà Romain Gregoire.

Johannes Staute-Mittet, già sotto contratto con la Jumbo Visma, proverà a mantenere il titolo in Norvegia, dove è rimasto dalla vittoria di Tobias Foss del 2019, mentre Matt Dinham vorrà portarlo per la prima volta in Australia. In questo scenario l’Italia sembra destinata a recitare un ruolo di secondo piano per la classifica generale, ma Davide Piganzoli e Alessandro Fancellu sono pronti a stupire.

Il primo giorno è prevista una cronometro a squadre di 3,9 km che fungerà da prologo e al contempo da presentazione delle squadre. Le prime tre tappe avranno uno sviluppo altimetrico piuttosto semplice, ma dove non sarà da dare per scontata la volata. Tra i velocisti più forti del lotto ci saranno l’azzurro Alberto Bruttomesso, il neerlandese Casper Van Uden e il britannico Samuel Watson.

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La frazione numero 4 presenta un percorso estremamente mosso che potrebbe favorire un attacco da lontano ed anche iniziare a smuovere la classifica. Alla quinta tappa arriverà la cronosquadre che sta diventando una tradizione del Tour de l’Avenir. 27 km in piano che potrebbero creare differenze importanti tra i pretendenti.

Da quel momento in poi i chilometri in pianura saranno pochissimi e vedremo grandissime battaglie tra i giovani scalatori. Prima un’altra tappa mossa e caotica, poi il primo vero importante arrivo in salita sul terribile Col de la Madeleine (15,3 km all’8%). Il giorno successivo si salirà ancora sulla Madeleine, ma stavolta si arriverà fino ai 2000 metri della cima dopo una salita di 25 km che farà da antipasto per il finale verso la Toussuire (15,5 km al 7%).

L’ultima tappa sarà solo apparentemente più semplice, presentando due GPM prima di salire ai 2770 metri di altitudine del Col de l’Iseran, al termine di una dura ascesa di 13 km. Lunghissima discesa verso il traguardo che arriverà dopo un ulteriore strappo di 5 km al 6%. Un durissimo, lunghissimo esame di maturità da cui uscirà solo chi mostrerà di avere il talento e la forza adatti. 

Foto: Valerio Origo

 

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