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US Open, Rafa Nadal: “Un esordio duro ma che mi rende felice. La condizione fisica sta migliorando dopo lo stop”

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Ha preso il via con un match molto più duro del previsto il cammino di Rafa Nadal agli US Open 2022. Il nativo di Manacor era opposto a Rinky Hijikata, wild card australiana classe 2001, ma ha dovuto rimanere in campo più di 3 ore per archiviare la pratica. Il punteggio finale, 4-6 6-2 6-3 6-3, conferma come il 22 volte vincitore di un torneo del Gran Slam, ha avuto bisogno di parecchio tempo per ingranare la giusta marcia a Flushing Meadows e ora si prepara per il secondo turno, nel quale se la dovrà vedere contro il nostro Fabio Fognini.

Al termine del match il maiorchino ha raccontato le sue sensazioni nel corso della conferenza stampa di rito: “Ovviamente è stato un match duro. Ho iniziato non male, ma poi non sono stato in grado di cogliere alcune opportunità. Penso di aver vissuto un game al servizio negativo e poi lui mi ha brekkato e mi sono un po’ innervosito. Era il primo match a New York da tre anni, in sessione serale, è sempre tutto molto eccitante. Però sono riuscito a superare quel momento e penso di aver giocato meglio. Non sono stato perfetto, ma sono felice. Era il mio secondo match in quasi 50 giorni. Quand’è così, non bisogna pensare a giocare perfettamente ma a portare a casa la partita ed è quello che ho fatto”. (Fonte: UbiTennis).

Con il successo su Hijikata prosegue il cammino immacolato del classe 1986 nei Major di questa annata“Sì, non ho perso un match, ma nemmeno ho vinto tutti e tre i tornei… Ritirarsi prima di giocare per certi versi è ancora più duro di perdere. Lo sport è vincere o perdere, non ritirarsi. Però anche questo è parte della mia carriera. Dall’altro lato, ovviamente sto avendo un entusiasmante anno in termini di risultati. Ma è stato un anno anche duro, perché ho avuto diversi problemi fisici, dalla costola, all’addome. Un sacco di cose sono successe negli ultimi sei-sette mesi. Quindi non mi posso lamentare e ora essere al secondo turno è già qualcosa”.

US Open 2022, Nadal suda freddo: ritrova Fabio Fognini, con cui ha perso 4 volte, anche a New York nel 2015!

Lo spagnolo passa poi ad analizzare la sua condizione fisica, un aspetto sempre delicato per il suo tennis: “Mi sono allenato abbastanza bene la scorsa settimana. Poi, certo, la partita è un’altra storia. A Cincinnati ho perso al primo turno ed è stato un peccato perché quando torni da un infortunio l’esordio è importante per la fiducia. Oggi all’inizio non ho colto le mie opportunità, le cose sarebbero girate a mio favore ben prima perché mi sarei rilassato. Però anche il mio avversario ha giocato molto bene per un tratto del match. Si è trattato di una battaglia dura, di quasi tre ore. Forse questo aiuta, in certi versi. So cosa devo fare meglio per i prossimi due giorni. Però ripeto, quando non competi per lungo tempo, ci sta che non vada tutto perfettamente. Devi essere umile abbastanza per accettare le difficoltà e capire che c’è da lottare e da soffrire. Questo è quello che ho fatto oggi”.

Ultima battuta sulla annosa polemica dei 25 secondi prima di servire, questione sollevata nuovamente da John McEnroe. “Penso che sia uno scherzo. Nella mia carriera ho ricevuto un sacco di warning. Mai per aver rotto una racchetta, mai per aver fatto casino in campo, ma per la regola del tempo. Ho un problema di sudorazione e quando giochi in condizioni così umide questo problema si enfatizza anche perché da due anni a questa parte non ci sono più i raccattapalle che portano gli asciugamani. Quindi devi andare dall’altra parte del campo per prenderli. Questo è un problema per chi come me suda molto perché sai che se vai a prendere l’asciugamano finisce subito il tempo. Per questo non ci vado spesso. Non penso assolutamente di ricevere un trattamento diverso dagli arbitri. Se ci metto più di 25 secondi tra un punto e l’altro, ricevo un warning, è sempre successo. Non ho capito perché John abbia detto questo in tv. Magari dopo ci facciamo una chiacchierata”. 

Foto: LaPresse

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