Pallavolo
Volley, Mondiali 2022: il girone e le avversarie dell’Italia. Obiettivo primo posto da non fallire
Un film già visto, il debutto con il Canada e poi due avversari inconsueti, da prendere con le molle, ma sulla carta tutt’altro che irresistibili per l’Italia di Fefè De Giorgi che si appresta ad affrontare la prima parte del suo Mondiale con il girone preliminare che introduce agli ottavi di finale.
Gli azzurri sono chiamati a vincerlo, il girone e molto passerà dalla sfida di esordio contro il Canada che già fece patire non poco l’Italia nel primo match dei Giochi di Tokyo, portandosi sul 2-0 e poi subendo la rimonta di Zaytsev e soci. L’effetto sorpresa ci sarà fino ad un certo punto perché tanti dei componenti della squadra canadese sono o sono stati protagonisti nel campionato italiano e gli azzurri li conoscono molto bene.
La squadra canadese si basa sulla diagonale della squadra francese Arago de Sete con l’alzatore Epp e l’opposto Sclater, due elementi di esperienza e di qualità. In banda c’è Erik Loeppky che si appresta a disputare la sua terza stagione in Italia: dopo Ravenna e Padova indosserà la maglia di Taranto, in diagonale con Hoag che ha giocato a Perugia e ora si è trasferito nel campionato turco.
I centrali sono Szwarc, che si è trasferito a Monza dopo la sfortunata esperienza a Cisterna dove Soli lo aveva trasformato in opposto, prima di un grave infortunio che lo ha costretto a restare fuori per tutta la seconda parte della stagione e Howe che gioca in Francia a Poitiers. Il libero è l’esperto Marshall, lo scorso anno a Nizza. Formazione sicuramente solida ma con qualche punto debole su cui potrà concentrarsi Fefè De Giorgi per portare a casa una vittoria che indirizzerebbe il Mondiale sui giusti binari.
Sicuramente meno spumeggiante la Turchia che l’Italia affronterà nel secondo match. La squadra allenata da Nedim Ozbey basa quasi tutto il suo gioco offensivo su un attaccante molto conosciuto in Italia, l’opposto Adis Lagumdzija, nuovo acquisto di Modena, giocatore in grado anche da solo di spostare gli equilibri all’interno di un gruppo in crescita ma ancora lontano dai livelli di eccellenza mondiale.
La chiusura contro la Cina non dovrebbe presentare particolari problemi alla formazione azzurra. Squadra enigmatica, composta tutta da giocatori locali che difficilmente escono dai proprio confini, quella cinese paga dazio rispetto alle squadre più forti in termini di centimetri e di organizzazione tattica. Qualche individualità c’è ma non è bastata in passato a colmare il gap con le Nazionali più forti.
Foto Fivb