Pallavolo
Volley, Mondiali 2022, seconda giornata. Iran-Argentina la sfida più attesa. Debutta la Serbia
Italia-Canada, di cui parliamo diffusamente nei pezzi dedicati, chiude la seconda giornata di gare del Mondiale in Slovenia e Polonia e ad aprirla è la sfida che interessa da vicino gli azzurri tra Turchia e Cina. Da una parte una squadra, quella turca, che si basa soprattutto sulla potenza del suo opposto Lagumdzija, dall’altra una Cina che fatica a decollare e che proprio al Mondiale vuole tentare di lanciare qualche segnale di crescita con alcuni giocatori che si stanno affacciando al di fuori dei confini. Squadre in campo alle 11.00.
Alle 14.00 l’Olanda di Abdel-Aziz e Van Garderen parte con i favori del pronostico contro l’Egitto, non rassegnato a recitare il ruolo di sparring partner. Gli olandesi hanno stupito in Nations League riuscendo a raggiungere la Final Eight, dove sono stati sconfitti dagli azzurri ai quarti e hanno iniziato un percorso di riposizionamento nelle zone che contano del ranking mondiale dopo essere spariti per molto tempo dai radar della pallavolo di alto livello. L’Egitto sulla carta non appare in grado di impensierire i rivali odierni.
Alle 17.30 il match più atteso, la sfida tra la squadra che ha spento il sogno azzurro degli azzurri e poi si è presa uno splendido bronzo olimpico, l’Argentina, e una delle formazioni più attese, l’Iran, che ha completato il rinnovo generazionale e si presenta al Mondiale con una squadra rivoluzionata. L’Argentina non potrà contare su un paio di giocatori fondamentali per la conquista del bronzo olimpico, primo fra tutti il centrale Solè, diventato italiano, ma ha le carte in regola per disputare un grande torneo iridato.
Partita tra squadre che non rientrano tra le favorite sempre alle 17.30 tra il Portorico guidato dall’ex opposto di Ravenna e Padova Maurice Torres e la Tunisia che non presenta grandi individualità, mentre alle 20.30 debutto con qualche sussulto per la Serbia di Podrascanin e Lisinac, che non rientra fra le grandi favorite del torneo ma che può pur sempre dire la sua in una partita secca, e l’Ucraina di Plontyntskyi che si presenta da assoluta outsider al Mondiale ma che potrebbe giocare qualche brutta sorpresa ad avversarie di rango, Serbia compresa.
Foto Fivb