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Vuelta a Espana 2022, Domenico Pozzovivo e un piazzamento nella top10 non impossibile

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Manca sempre meno all’inizio della Vuelta a Espana 2022. Venerdì 19 agosto infatti si partirà con la prima tappa e da lì in poi si proseguirà fino a domenica 11 settembre, giorno della 21ma e ultima frazione della terza e ultima grande corsa a tappe della stagione.

Tra i tanti corridori al via ci sarà anche l’italiano Domenico Pozzovivo. Il classe 1982 parteciperà per la quarta volta alla corsa spagnola e per la 23ma volta in un Grande Giro. L’età avanza per il lucano, ma la voglia di continuare a mettersi in mostra rimane sempre tanta. Ecco quindi che l’obiettivo dichiarato da Pozzovivo sarà quello di concludere nei migliori 10 della classifica generale, risultato già ottenuto al Giro d’Italia 2022 con l’ottavo posto finale.

Riuscirci non sarà di certo facile, ma non impossibile, soprattutto se non ci saranno infortuni o cadute (purtroppo Domenico è stato spesso vittima di queste sfortune nel corso della sua lunga carriera). Per entrare nella top ten finale, il 39enne in forza alla Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux dovrà lottare con alcuni corridori, tra cui gli spagnoli Alejandro Valverde, Carlos Rodriguez, Mikel Landa ed Enric Mas, il francese Pavel Sivakov, gli australiani Ben O’Connor e Jack Haig, il ceco Jan Hirt, il sudafricano Louis Meintjes, il polacco Rafal Majka e lo statunitense Sepp Kuss. Partiranno invece con ambizioni più grandi lo sloveno Primoz Roglic (se gareggerà), l’australiano Jai Hindley (reduce dalla vittoria del Giro d’Italia 2022), l’ecuadoriano Richard Carapaz, l’italiano Vincenzo Nibali, il belga Remco Evenepoel, i colombiani Nairo Quintana e Miguel Angel Lopez, il portoghese Joao Almeida e il britannico Simon Yates.

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Per Domenico comunque sarà importante fare la propria corsa, senza guardare troppo gli altri. Il lucano dovrà cercare di gestire al meglio le energie nel corso delle tre settimane per non andare fuori giri e per non perdere troppo terreno in una singola tappa. In caso di raggiungimento dell’obiettivo “Top 10”, l’azzurro eguaglierebbe quanto fatto nel 2013, quando arrivò nono al Giro e sesto alla Vuelta. Ora la parola passa alla strada: buona fortuna Domenico!

Foto: LaPresse

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