Ciclismo
Vuelta a Espana 2022: Remco Evenepoel ha fatto il vuoto. Ha già le mani sul titolo?
La prima settimana completa della Vuelta a Espana 2022 ci ha fornito le prime indicazioni sui valori di forza messi in campo dagli uomini chiamati a lottare per la classifica. Per ora il più forte è stato, evidentemente ed inequivocabilmente, Remco Evenepoel.
Il giovane belga è arrivato davanti a tutti i rivali in ognuna delle tre occasioni in cui il traguardo era stato posto al termine di una dura salita. Sulle durissime pendenze di Les Praeres ha fatto letteralmente il vuoto alle sue spalle, guadagnando tantissimo su ogni possibile contendente.
La sua Maglia Rossa al momento è difesa da un margine di 1’12” su Enric Mas, di 1’53” su Primoz Roglic e di oltre 2’30” sui giovani iberici Carlos Rodriguez e Juan Ayuso. Con una cronometro di 30,9 km completamente piatti in arrivo dopo il giorno di riposo, la domanda che aleggia tra appassionati ed addetti ai lavori è: la Vuelta è già finita?
La risposta con ogni probabilità e no. Non ci sia dubbio sul fatto che questo Evenepoel sia diverso da quello visto sinora, molto più freddo e consapevole, ma soprattutto più prestante in salita, corsa sempre all’attacco e mai in difesa. La sua progressione ha per ora stroncato le speranze degli altri scalatori, con il solo Enric Mas che è riuscito a rimanere con lui in almeno un paio di occasioni.
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Allo stesso momento non bisogna però dimenticarsi che il belga ha solo 22 anni ed è al suo secondo Grande Giro in carriera. Di conseguenza la sua tenuta su tre settimane non può che essere almeno una piccola incognita. La salita è ancora tantissima da qui a Madrid e non è impossibile immaginare che possa esserci più di un momento di difficoltà.
Se questi arriveranno quando si salirà sopra i 2000 metri di altitudine o magari in una tappa esplosiva ed insidiosa non possiamo saperlo, ma quello che è certo è che stavolta Remco fa sul serio e il come gestirà i momenti difficili sarà il fattore decisivo per fare di lui il vincitore della Vuelta a Espana.
Foto: LaPresse