WTA Granby 2022, Jasmine Paolini battuta in rimonta da Marino: niente quarti per l’azzurra

Niente da fare per Jasmine Paolini nel secondo turno del WTA 250 di Granby. Sul cemento canadese l’azzurra (testa di serie n.3) perde per 4-6 6-1 6-2 contro la padrona di casa Rebecca Marino e dice addio ai sogni di gloria. La canadese sfiderà ai quarti di finale l’ucraina Marta Kostyuk.

Pronti, via e Paolini ha quasi subito la possibilità di strappare il servizio alla sua avversaria. Marino però resiste salvando la palla break e poi si porta sul 2-1. Il set prosegue senza scossoni fino al sesto game, dove stavolta è l’azzurra ad annullare la chance di allungo della canadese. La nativa di Castelnuovo di Garfagnana agguanta subito dopo il 3-3 e poco più tardi raggiunge il 4-4. A questo punto sembra dunque tutto ben avviato verso un set lungo, e invece ecco la svolta: Paolini sfrutta la seconda palla break nel nono game e vola sul 5-4. Nel gioco successivo l’italiana soffre, ma, dopo aver annullato tre palle del controbreak, conquista il primo parziale per 6-4. 

Nel secondo set si attende una reazione da parte della padrona di casa e questa non tarda ad arrivare: la canadese prima ruba la battuta alla sua avversaria nel quarto game, e poi fa lo stesso anche nel sesto. Il punteggio arriva dunque velocemente sul 5-1 in favore di Marino, che si avvicina così sempre più al pareggio. Nel settimo game la numero 112 del ranking non trema al servizio e vince il secondo set con un netto 6-1.

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Sulle ali dell’entusiasmo la canadese parte fortissimo anche nel terzo e ultimo set, portandosi velocemente sul 4-1 con il doppio break. A questo punto Paolini prova a reagire annullando anche un match point nel settimo game, ma poi nell’ottavo gioco Marino riesce a chiudere definitivamente i conti con il punteggio finale di 4-6 6-1 6-2. 

A fine incontro sono 10 gli ace effettuati da Marino contro l’1 di Paolini. La padrona di casa chiude la sfida con il 74% dei punti vinti con la prima di servizio in campo (contro il 61% di Jasmine) e il 57% con la seconda (contro il 48% della sua avversaria).

Foto: LaPresse