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WTA Toronto 2022: Camila Giorgi rimontata e battuta da Jessica Pegula agli ottavi, manca un match point

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Camila Giorgi

In una specie di film già visto a qualche fuso orario di distanza (citofonare Madrid), Camila Giorgi perde contro l’americana Jessica Pegula, numero 7 del tabellone al WTA 1000 di Toronto, e deve dire addio al Canada agli ottavi di finale; finisce così, dunque, la difesa del titolo che aveva conquistato nel 2021 a Montréal. Potrebbe esserci un derby americano ai quarti con Alison Riske-Amritraj, ammesso che quest’ultima superi la kazaka Yulia Putintseva.

Il primo set vede un forte condizionamento del vento per le due giocatrici: inizia meglio Pegula, Giorgi serve tre prime su dieci e subisce il break immediato. Dal 2-0, però, l’italiana si riprende rapidamente e coglie un parziale di quattro giochi in fila. La sicurezza dell’americana si perde attraverso qualche errore di troppo, mentre acquistano più pericolosità (e profondità) le risposte dell’italiana, che trova un’altra sfuriata ideale per il 6-3.

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Poi arriva il secondo parziale, che vede uno spegnimento totale della luce per quanto riguarda la marchigiana. Sembra quasi che sia una giocatrice diversa, e non è solo una Pegula in ripresa a spiegare il 6-0 che emerge da quel tempo che è meno di mezz’ora. Giorgi, difatti, diverse volte manca la misura del campo, e non si può dire che convinca allo stesso modo delle occasioni precedenti.

Il terzo set parte subito in lotta, con l’italiana che riesce a tenere la battuta dopo un primo game che non vede palle break, ma rimane spesso ad alto rischio. Si prosegue regolarmente lungo la prima metà del parziale, poi Pegula regala di tutto: due doppi falli, errori di misura e arriva il 4-2. Giorgi non sfrutta il favore e lo restituisce, ma sul 5-4 ha un match point costruito con le armi che l’avevano aiutata a inizio match. La prima al centro dell’americana, però, neutralizza il pericolo. Il match della marchigiana finisce lì, perché degli ultimi 11 punti ne vince uno solo e finisce per soccombere.

Nell’ora e 57 minuti di gioco, l’equilibrio c’è eccome. Per l’azzurra meno costanza sulla prima (57.5%-63% in campo, 60%-78.4% di punti vinti), ma è maggiore sulla seconda (43.2%-36.7%). Certo, va pur notato che si è trattato di un match di difficile lettura, visti i continui capovolgimenti di fronte ora dall’una ora dall’altra parte.

Foto: LiveMedia/Rob Prange/DPPI – LivePhotoSport.it

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