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America’s Cup, Team New Zealand “svela i segreti agli avversari”. Costruito il primo AC40, i rivali passano all’acquisto

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Team New Zealand ha preso in consegna il primo AC40 della storia, ovvero un’imbarcazione ridotta rispetto agli AC75 che si sono utilizzati nell’ultima America’s Cup e che verranno impiegati anche nella prossima edizione della competizione sportiva più antica al mondo, in programma nel 2024 nella acque di Barcellona (Spagna). Queste barche, che prevedono l’impiego di un equipaggio di quattro persone, verranno utilizzate nelle due regate di avvicinamento alla Coppa America e anche nelle competizioni femminili e giovanili.

I Kiwi hanno progettato lo scafo, realizzato basandosi sulle prestazioni di Te Rehutai, con cui hanno vinto il trofeo l’anno scorso battendo Luna Rossa in finale. La stampa neozelandese ha intitolato: “Team New Zealand svela i propri segreti agli avversari“. Ci sembra un po’ esagerato, perché è vero che l’AC40 ricalca le linee di quella barca, ma i Campioni in carica avranno sicuramente conservato l’asso nella manica. Gli avversari (Luna Rossa, Ineos Britannia, Alinghi, American Magic) potranno comprare da loro gli AC40 (verosimilmente ne acquisteranno due) oppure dovranno costruirlo in autonomia rispettando un regolamento molto stringente.

Il primo AC40 è ora sottoposto a test strutturali presso la nuova base del Team New Zealand a Wynyard Quarter, l’ex quartier generale dello sfidante Ineos Britannia. Kelly Hartzell, ingegnere meccatronico di Team New Zealand, ha spiegato: “Abbiamo attrezzato la barca con numerosi sensori per misurare le deformazioni che attraversano lo scafo per i test. Inoltre abbiamo un mucchio di celle di carico che abbiamo collegato per iniziare a tirare le cose, per assicurarci che tutto si comporti come ci aspettiamo”.

Foto: Lapresse

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