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Basket, Europei 2022: la fatal Ucraina condanna l’Italia. Quarto posto deludente, ma ora testa e cuore contro la Serbia

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Da Belgrado a Berlino. Un anno dopo ci sarà ancora la Serbia sul cammino dell’Italbasket, che affronterà Jokic e compagni domenica sera negli ottavi degli Europei 2022. La prima fase ha visto gli azzurri chiudere solamente al quarto posto e quindi costretti ad incrociare una delle favorite per la vittoria finale, in quello che era certamente il peggior accoppiamento possibile per la squadra di Pozzecco.

La terribile serata con l’Ucraina ha condizionato tutto il nostro Europeo ed il quarto posto nel girone è un risultato assolutamente deludente. Una pessima prestazione contro gli ucraini, un -11 fatale e al quale non è stato possibile rimediare con le due vittorie contro Croazia e Gran Bretagna. I rimpianti per quella partita sono davvero tantissimi, soprattutto perchè la squadra non ha avuto la minima forza di reagire, consegnandosi ad un destino infausto.

“Abbiamo sbagliato una sola partita” ha dichiarato Nicolò Melli al termine della sfida con la Gran Bretagna ed il centenario azzurro (ha toccato ieri le 100 presenze con l’Italia) può anche aver ragione, ma quella sfida si sapeva fin da inizio Europeo che sarebbe stata quella più importante, ancora di più di quelle con Grecia e Croazia, dove si è vista una squadra completamente diversa rispetto a quella scesa in campo con gli ucraini.

L’infortunio di Danilo Gallinari poco prima dell’inizio della rassegna continentale è sicuramente stato molto pesante per l’Italia, che si è trovata senza un suo leader, senza quel giocatore a cui affidarsi nei momenti più delicati, come era accaduto proprio nell’infausto match contro la Georgia nelle qualificazioni mondiali. Senza il Gallo, Simone Fontecchio si è preso sulle spalle tutto l’attacco azzurro ed il neo giocatore degli Utah Jazz ha giocato una prima fase semplicemente eccezionale. Con lui in campo la squadra riesce a tenere botta a qualsiasi avversario, mentre senza di lui si spegne la luce ed il buio cala sulla fase offensiva dell’Italia.

Melli, Polonara e a corrente alternata anche Tonut hanno recitato la parte del secondo o terzo violino, ma è in cabina di regia che la nostra Nazionale sta soffrendo in maniera clamorosa. Spissu e Mannion stanno litigando con il canestro ed entrambi non riescono nemmeno a dare un contributo in difesa; Pajola, dimenticato un po’ inspiegabilmente da Pozzecco nelle prime partite, ci sta mettendo la solita energia, ma non è il suo compito principale quello del realizzatore.

Dalla prima fase di Milano, l’Italia deve portarsi dietro le prestazioni con Grecia e Croazia, anche se probabilmente contro la Serbia servirà migliorarsi ulteriormente. E’ la peggior avversaria che gli azzurri potevano incrociare per talento e fisico, ma questo gruppo ha dimostrato in passato di sapersi esaltare quando tutto sembrava pendere verso la sconfitta. Il cuore ed il coraggio non mancano certamente. La squadra di Pozzecco parte nettamente sfavorita, ma cerca ancora un nuovo miracolo, trasformando Berlino in una nuova Belgrado.

Foto: LaPresse

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