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Basket femminile: Supercoppa Italiana 2022 ancora di Schio, Bologna travolta nei primi due quarti

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Con una prova maestosa in difesa e in attacco nei primi due quarti il Famila Schio conquista per la tredicesima volta nella propria storia la Supercoppa Italiana. Sconfitta con un nettissimo 86-58 la Virtus Segafredo Bologna, in grado soltanto nelle fasi iniziali di rendersi pericolosa. Per le giocatrici di coach Giorgios Dikaioulakos 21 punti di Astou Ndour, 16 di Costanza Verona e 13 con 8 assist di Giorgia Sottana. Per la squadra di Giampiero Ticchi, che tira con 16/65 dal campo (di fatto un 13/33 nella seconda metà di gara), ce ne sono 18 di Cheyenne Parker e 10 di Ivana Dojkic, che si infortuna peraltro a inizio terzo quarto.

I primi istanti sono tutti di marca bolognese, con Parker, Zandalasini e Cinili che alzano subito la voce per lo 0-6 virtussino. Risposta pronta delle scledensi, con le triple del pari di Zahui e Verona e poi il canestro di Penna del sorpasso. Proprio quest’ultima rende ancora più importante il parziale di 11-0, che diventa di 18-1 perché ancora Verona è trascinatrice: crea, riceve, segna ed è sostanzialmente un rebus per la difesa avversaria. La difesa di Crippa fa il resto, tant’è che per la Segafredo il dato di 1/16 dal campo in tutto il quarto d’apertura è emblematico. Schio non può non sfruttare la situazione: 23-11 a fine primo quarto.

Si riparte esattamente da dove s’era concluso due minuti prima, con Zahui che è praticamente ovunque in campo non solo con la palla in mano, ma anche senza. La rottura prolungata della Virtus è talmente elevata, e il Famila è tanto attento in difesa e produttivo in attacco, che il vantaggio della squadra Campione d’Italia arriva fino alle 30 lunghezze (47-17), e Bologna si ritrova con un misero 1/30 dal campo. Parker e poi Dojkic rimettono benzina nel serbatoio bianconero, ma a metà gara è 47-22.

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Dopo 20 secondi del terzo periodo si fa male Dojkic, il che non aiuta le V nere. La partita, comunque, riesce a rientrare su binari migliori per la squadra di coach Ticchi, con Laksa che prova a ricucire una parte dello svantaggio, mai però inferiore alle 20 lunghezze. Sottana, dal canto suo, mostra lampi di ciò che ha sempre fatto in tutta la sua vita cestistica: prendersi responsabilità ed entrare in una zona che è sua soltanto. Sono 11 i punti che mette a segno in pochi minuti, ed è suo il marchio sul 69-46 con cui si entra negli ultimi dieci minuti.

Di quest’ultima fase di gara quel che conta è il giusto, in quanto il Famila è sempre in controllo, la Segafredo non riesce mai a trovare la chiave per creare anche solo un accenno di incertezza e, in sostanza, quel che cambia è soltanto una serie di numeri delle varie voci statistiche. Minuti importanti anche per Christinaki, che risponde presente con 8 punti tra secondo e quarto quarto. Arriva la conclusione della partita, e con essa la vittoria scledense per 86-58, mai in discussione dopo i primi minuti.

FAMILA WUBER SCHIO-VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 86-58

SCHIO – Bestagno 3, Mestdagh* 5, Sottana 13, Verona 16, Crippa, Christinaki 8, Keys 8, Penna* 5, Zahui* 7, Ndour* 21. All. Dikaioulakos

BOLOGNA – Del Pero, Pasa* 8, Barberis ne, Dojkic 10, Andrè* 2, Zandalasini* 7, Orsili* 2, Parker* 18, Laksa 8, Cinili 3. All. Ticchi

Foto: LiveMedia/Simone Boi – LivePhotoSport.it

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