Basket

Basket, Gianmarco Pozzecco: “Francia diversa dalla Serbia, ha più atletismo e più opzioni. Serve un altro miracolo sportivo”

Pubblicato

il

Prosegue il conto alla rovescia in vista di Italia-Francia, terzo quarto di finale dei Campionati Europei di basket 2022. Palla a due prevista domani pomeriggio (ore 17.15) alla Mercedes-Benz Arena di Berlino, in palio un posto tra le migliori 4 squadre del Vecchio Continente. Smaltita almeno parzialmente l’esplosione di gioia per l’exploit di domenica scorsa agli ottavi contro la Serbia di Nikola Jokic, il C.T. azzurro Gianmarco Pozzecco ha presentato la prossima sfida al sito federale.

“Vincere contro i serbi è stata un’emozione enorme. Avrei voluto rilassarmi ma con il mio staff tecnico abbiamo iniziato immediatamente a preparare la sfida alla Francia. E lo stesso hanno fatto i miei giocatori: hanno festeggiato solo per una sera ma con grande professionalità hanno subito messo testa al prossimo step. La Francia è uno dei migliori team al mondo ed è una squadra diversa dalla Serbia, avendo a disposizione ancor più atletismo e più opzioni“, spiega il Poz.

Noi invece siamo l’Italia e continueremo a giocare il nostro basket, fatto di difesa dura, corsa e fiducia in attacco. Ormai abbiamo una nostra identità e vogliamo proseguire su questa strada. Nella pallacanestro di oggi è impossibile dare regole precise perché la differenza in campo la fanno le letture dei giocatori e Nicolò Melli in questo è un maestro”, prosegue il coach italiano.

Basket, Europei 2022: l’Italia affronta la Francia nei quarti di finale, gli Azzurri cercano l’impresa contro Gobert e Fournier

Dopo la Serbia ci aspetta la Francia. E se verranno rispettati i pronostici nelle altre gare, il prossimo avversario andando avanti sarebbe la Slovenia. Noi continuiamo a coltivare il nostro sogno ma occorre fare un altro miracolo sportivo. Ciò che vedo io, e che anche da casa è evidente, è che questa squadra sa emozionare come poche altre e questa è la cosa più bella che possa capitare ad un team“, conclude Pozzecco.

Foto: Lapresse

Exit mobile version