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Basket, Italia tra follia ed incoscienza per sognare una nuova impresa contro il colosso Francia
Mancano sette minuti e cinquantacinque secondi alla fine del terzo quarto quando Nikola Jokic brucia la retina con una tripla frontale. La Serbia è tornata sul +10 e sembra avere il pieno controllo della sfida. C’è un sembra in questa frase e fa tutta la differenza del mondo, visto che l’Italia da quel momento non si volta più indietro e compie una di quelle rimonte che restano nella storia, conquistando una vittoria semplicemente incredibile.
Il coraggio, la follia, l’incoscienza di diciassette minuti che cambiano un Europeo e che portano gli azzurri vicinissimi alla zona medaglie. Per provare ad entrarci serve, però, un altro capolavoro, proprio contro quella Francia che un anno fa spegneva i sogni di un gruppo che aveva vissuto l’estate più bella della propria vita. Il miracolo di Belgrado, il sogno delle Olimpiadi e poi un quarto di finale giocato praticamente alla pari con i transalpini, che hanno fatto loro la partita solo nei minuti finali, volando poi a prendersi l’argento alle spalle degli Stati Uniti.
L’Italbasket ci deve riprovare anche questo pomeriggio, contro un’avversaria molto diversa dalla Serbia, ma sempre una corazzata. Da Nikola Jokic a Rudy Gobert, perché è il centro francese a creare le maggiori preoccupazioni, anche se c’è pur sempre Nicolò Melli che è prontissimo a provare a fermare anche il neogiocatore dei Minnesota Timberwolves. La Francia è molto atletica, ha tante opzioni, ma soprattutto sa come si giocano e si vincono queste partite. E’ ormai una formazione abituata ad arrivare in fondo e questa esperienza fa la differenza in certi momenti.
Il cuore della Nazionale italiana, però, non lo ha nessuno. Quella capacità di buttarsi oltre ogni limite, di saper superare anche l’ostacolo più grande. Un anno fa è mancato davvero pochissimo e nella testa dei nostri ragazzi c’è sicuramente la voglia di vendicare quel risultato, di cambiare un esito che per molti sembra già scritto anche questo pomeriggio. La lucida follia del crederci sempre, del non mollare mai.
L’Italia è il grido di gioia di Marco Spissu, l’urlo di Simone Fontecchio dopo il gioco da tre punti finale, la stoppata di Nicolò Melli su Jokic, ma è anche la grinta di Pajola e Ricci, la classe di Gigi Datome, le triple pazze di Achille Polonara. E’ soprattutto un gruppo guidato da un vero e proprio condottiero, che spesso supera i limiti (come l’espulsione contro i serbi), ma che emana emozioni forti ad ogni possesso. L’Italia c’è e sicuramente lo dimostrerà questo pomeriggio.
Foto: LaPresse