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Basket, la partita della vita di Marco Spissu. Nicolò Melli memorabile su Jokic
Sì lo abbiamo fatto ancora! Dopo l’impresa di Belgrado, l’Italbasket batte ancora la Serbia e lo fa a Berlino negli ottavi di finale degli Europei. Questa volta sembrava quasi una missione impossibile, perché i nostri avversari presentavano in squadra un certo Nikola Jokic e perché avevano passeggiato in una prima fase, che, invece, aveva visto gli azzurri faticare e chiudere al quarto posto dopo la deludente partita con l’Ucraina.
I dodici ragazzi con la maglia azzurra, però, avevano in mente un miracolo e lo hanno realizzato. Soprattutto uno di loro, con il numero 0 e proveniente da Sassari, si è regalato la partita più importante della sua vita, quella che suggella una carriera. Un Europeo complicato per Marco Spissu, con tante difficoltà e con il tiro che non entrava davvero mai. Oggi, però, era la sua notte, oggi era tutto diverso.
Gianmarco Pozzecco e Marco Spissu sono legato da un rapporto speciale, cresciuto negli anni insieme a Sassari. Da quando è in Nazionale il CT azzurro ha sempre deciso di dar fiducia a Marco, considerandolo il suo play titolare. Quando oggi è stato espulso il Poz, non poteva che essere proprio Spissu a guidare la reazione azzurra. Una serie di triple che hanno distrutto la difesa serba, l’urlo di gioia ad ogni canestro, la voglia di gridare a tutto il mondo che l’Italia è qui per vincere.
Come detto c’era un certo Nikola Jokic ed il due volte miglior giocatore della NBA ha messo a referto anche 32 punti, risultando anche dominante in qualche tratto della partita. I numeri sono stati sicuramente importanti, ma la stella serba si è dovuto scontrare con un certo Nicolò Melli, il secondo grande eroe della serata azzurra. Una partita leggendaria quella del lungo azzurro, uscito anche per cinque falli per demerito degli arbitri, che hanno punito alcune difese epiche di Nicolò.
La stoppata di Melli su Jokic è l’immagine di una serata memorabile, una di quelle che restano impresse per sempre nella storia della nostra pallacanestro. In mezzo ci sono anche i 21 punti, le triple, le giocate sotto i tabelloni, quelle che rendono un giocatore semplicemente un campione. Le parole a fine partita da vero leader, da chi ci ha sempre creduto e che ora vuole provare a fermare un altro gigante come Rudy Gobert.
Foto: LaPresse