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Boxe, Canelo Alvarez-Gennady Golovkin: trilogia da brividi per il Mondiale unificato. “Lo farò ritirare dalla boxe”, “Aspettava i 50 anni”

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Le trilogie hanno scritto la storia della boxe: il primo scontro, la rivincita, la resa definitiva dei conti. Ali-Frazier è già leggenda, ma anche Gatti-Ward, Barrera-Morales e più recentemente Fury-Wilder meritano di essere menzionate. Questa notte (attorno alle ore 05.00 italiane) andrà in scena il capitolo conclusivo della saga tra Canelo Alvarez e Gennady Golovkin. In palio le quattro cinture iridate dei pesi supermedi detenute dal messicano: chi vince si prede tutto, laureandosi Campione del Mondo unico, indiscusso unificato (WBA, WBO, WBC, IBF).

Il teatro della contesa sarà ancora una volta la T-Mobile Arena di Las Vegas (Nevada, USA), proprio come nei due precedenti: il 16 settembre 2017 il testa a testa si concluse con un discussissimo pareggio, il 15 settembre 2018 si impose Canelo Alvarez che strappò al suo rivale le corone WBA e WBC dei pesi medi. Va infatti precisato un aspetto cruciale: cinque e quattro anni fa i due si fronteggiarono a viso aperto tra i 72,57 kg, mentre oggi incroceranno i guantoni tra i 76 kg: per il nativo di Guadalajara non è una novità (infatti è il detentore dei quattro titoli, ha battuto Callum Smith, Billy Joe Saunders e Caleb Plant negli ultimi due anni per salire sul trono), mentre per il kazako sarà una novità assoluta.

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Il ribattezzato GGG era un robot inscalfibile nei suoi giorni migliori, celebre per il suo pugno devastante e per un mento di marmo con cui incassava di tutto. Poi arrivò Canelo: nel 2017 un pareggio molto discusso al termine di un incontro in cui Golovkin sembrava averla spuntata, l’anno successivo Canelo cambiò canovaccio e rispose colpo su colpo in una tenzone d’altri tempi, riuscendo a prevalere di misura e generando l’estrema arrabbiatura da parte dell’avversario. Da quel momento la rivalità si è infiammata, ma il terzo scontro è stato sempre rinviato. Il 32enne è ora nel pieno della sua forma ed è riconosciuto dagli esperti come il miglior pugile pound for pound in circolazione (anche perché ha trionfato in più categorie di peso), il 40enne ha però ancora dalla sua la grinta, la caparbietà e il colpo secco dei giorni migliori.

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Canelo Alvarez vanta un record di 57 vittorie (39 per ko), 2 sconfitte, 2 pareggi. Il messicano è reduce dalla battuta d’arresto contro Dmitry Bivol nel Mondiale WBA dei pesi massimi leggeri. Golovkin vanta invece un primato di 42 vittorie (37 prima del limite), 1 sconfitta e 1 pareggio (entrambi contro Canelo). Stiamo parlando del Campione del Mondo WBA, IBF, IBO reduce dal bel successo contro il quotato giapponese Ryota Murata. Le borse sono faraoniche: secondo le indiscrezioni della vigilia si parla di 65 milioni di dollari per Canelo e 43 milioni di dollari per il GGG.

Canelo è il favorito della vigilia, anche in virtù dell’età anagrafica e del fatto che si combatte tra i supermedi, categoria di peso in cui Golovkin non ha mai sostenuto un incontro della carriera. Va però considerato che il kazako non ha nulla da perdere, è al match della vita nel finale della sua attività agonistica e la motivazione è alle stelle. La sconfitta contro Bivol potrebbe invece avere lasciato qualche strascico nella mente del messicano, anche perché non è abituato a perdere. In conferenza stampa è parso decisamente convinto dei propri mezzi e aveva aggredito il rivale: “Vincerò io e lo farò ritirare dalla boxe“. GGG aveva replicato prontamente: “Sono fortunato ad ottenere il match: a volte sembrava voler aspettare i miei 50 anni…”.

Foto: Lapresse

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