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Boxe: Michael Magnesi, il verdetto, le polemiche e i venti di rivincita

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Michael Magnesi ha perso, l’Italia non ha più nessun titolo mondiale tra le mani. Lo stato dell’arte del pugilato tricolore attualmente è questo, con il superpiuma laziale che è uscito dal ring dell’AO Arena di Manchester senza più la cintura mondiale della categoria in mano. Anthony Cacace l’ha battuto per verdetto non unanime: sul verdetto a favore del nordirlandese, però, qualche polemica dal clan tricolore arriva.

E l’ha lanciata subito la moglie e manager del Lupo Solitario, Alessandra Branco. Alla Gazzetta dello Sport, infatti, è stata lei ad annunciare immediato ricorso rivelando anche che il marito ha combattuto fin dalla seconda ripresa con una costola rotta. Se quel ricorso annunciato non venisse accolto, afferma Branco, “farò venire Cacace in Italia. L’evento l’organizzo io e il titolo ce lo riprendiamo in pochi mesi“.

Effettivamente, anche tra gli osservatori stranieri, pur in una generale preferenza per l’Apache rispetto al Lone Wolf, qualche grattacapo alla vista dei cartellini c’è stato. Di sicuro c’è che Magnesi avrà bisogno di un immediato rimbalzo mentale per ripartire, e se non sarà da una rivincita mondiale, accadrà con qualche altro combattimento di elevato livello.

Boxe: Michael Magnesi perde il titolo mondiale IBO dei superpiuma. Anthony Cacace lo batte per decisione non unanime

Va chiarita però una cosa: non sarà facile, almeno per il momento, ripartire. Parliamo, infatti, del dover fare i conti con la prima sconfitta in carriera per un pugile che ancora non ne aveva subita alcuna in 21 combattimenti da professionista. Certo, ci sarà la sete di rivincita per Magnesi, ma anche una consapevolezza. Quella che arriva dalle possibilità americane. Del resto, un passaggio dall’altra parte dell’Oceano il Lupo Solitario l’ha compiuto, e in maniera vincente, nonché apprezzata.

C’è dunque speranza circa il fatto che non sia detta l’ultima parola per l’uomo che sta reggendo praticamente da solo l’intero arco del professionismo italiano, che negli ultimi vent’anni poche soddisfazioni ha avuto in termini di titoli iridati rispetto al ventennio precedente. L’argomento in questione è più complesso da trattare, ed esula da Magnesi nel modo più assoluto: resta da sperare che, oltre lui, ci sia un traino verso l’alto dei pro del nostro Paese.

Foto: LiveMedia/Domenico Cippitelli – LivePhotoSport.it

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