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Calcio, Ciro Immobile: “Ho pensato di lasciare la Nazionale, ma ora voglio esserci anche nel 2026”

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Venerdì sera l’Italia di Roberto Mancini scenderà in campo a San Siro per il quinto impegno della Nations League 2022 contro l’Inghilterra. Una sfida a cui la Nazionale arriva con tanti dubbi e molte incertezze, a causa delle svariate assenze che hanno colpito il gruppo azzurro. Una delle poche certezze per Mancini, però, è Ciro Immobile. Il bomber della Lazio sarà ancora una volta il principale terminale offensivo dell’Italia, cercando il riscatto dopo le ultime deludenti apparizioni in maglia azzurra.

Una maglia che Immobile ha pensato anche di non indossare più in carriera, come lui stesso ha spiegato in conferenza stampa: “La delusione per la mancata qualificazione al Mondiale mi ha fatto venire molti dubbi, poi tornando a giocare con la Lazio piano piano mi sono reso conto di avere ancora qualcosa da dare a questa maglia. Rappresenta tutto per chi gioca a calcio e deve essere così per chi vuole fare questo mestiere”.

Dal possibile ritiro dall’azzurro alla voglia di continuare, ponendosi nuovi obiettivi: “Finché ci sarà bisogno di me, io ci sarò. Mi sento un leader nello spogliatoio e soprattutto mi sento in dovere di dare qualcosa al gruppo, dentro e fuori dal campo. Anche se l’età avanza, se sto come adesso, potrò dare ancora qualcosa anche nel 2026. È uno degli obiettivi che mi sono posto”.

Immobile non nasconde di aver passato momenti complicati dopo la mancata qualificazione al Mondiale: “Io sono il centravanti azzurro della non qualificazione al Mondiale, non quello della Nazionale che ha vinto l’Europeo. Però, non potevano essere altri a decidere al mio posto. Il mondo social è meraviglioso, siamo un mondo social, ma a volte ti distrugge, e non parlo solo del mondo del calcio”.

Il centravanti campano parla anche della clamorosa differenza di prestazioni tra Lazio e Italia: “Me lo chiedo quasi ogni giorno, perché con la maglia azzurra io segno meno? Forse alla Lazio ho più margini d’errore, qui c’è più pressione e strafare a volte ti porta a fare cavolate. Certo che fa rosicare. Ho vinto quattro volte la classifica marcatori e qui faccio fatica”.

FOTO: LaPresse

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