Calcio
Calcio femminile, Milena Bertolini: “La qualificazione ai Mondiali è importante per far crescere il movimento”
Milena Bertolini, CT della Nazionale italiana di calcio femminile, in un’intervista rilasciata a Rai Sport e rilanciata dall’ANSA, si dice molto delusa per il poco risalto dato alla qualificazione ai Mondiali centrata dalle azzurre, soprattutto dopo un’estate in cui non erano mancate le polemiche per gli Europei sottotono.
Tutta l’amarezza di Milena Bertolini: “Stiamo migliorando, culturalmente stiamo crescendo, ma il pensiero dell’italiano medio è che comunque il calcio è maschile e quando ci sono le donne percepisco che infastidiscono. Sono fiduciosa per il futuro, il professionismo è una grande rivoluzione e il calcio femminile può essere apripista per gli altri sport“.
Gli Europei sottotono hanno raffreddato gli entusiasmi e fatto piovere critiche: “Ho ripensato tante volte all’Europeo, sono tanti gli aspetti da valutare quando le cose non vanno: c’era una pressione molto forte, si erano create aspettative molto alte, c’era una condizione psico-fisica non ideale e poi la prima partita con la Francia probabilmente l’abbiamo affrontata in maniera un po’ troppo presuntuosa. Quel primo tempo ha condizionato il percorso, è mancata l’energia positiva“.
Poco risalto per la qualificazione ai Mondiali: “Abbiamo appena fatto una qualificazione al Mondiale per nulla scontata, lo dicono i numeri, l’Italia non si era mai qualificata per due edizioni consecutive, anzi per 20 anni era mancata. Non ho visto quasi notizia, questa qualificazione è qualcosa di importante per far crescere il movimento. Non dimentichiamo che la battaglia iniziata nel 2019 per il professionismo è arrivata a compimento nel 2022. Si sta partendo adesso e mi aspetterei più entusiasmo“.
Tanti i fattori che possono aver contribuito a questo: “Un Europeo non fatto bene può aver fatto affievolire l’interesse verso il nostro movimento, ma credo sia sbagliato, non si può sempre vincere e pensare che la crescita possa dipendere dal risultato, ma da una visione futura, dagli investimenti, ci vorrà tempo. Anche a livello mediatico credo che sia stato fatto un passo indietro, anche a livello di considerazione“.
Importante il ruolo delle società: “La FIGC sta continuando a investire, abbiamo più Nazionali da diversi anni, in futuro ne dovremo inserire altre, ma penso che dovrebbe esserci più sinergia tra FIGC e club. Le società sono importanti per la Nazionale, perché preparano le giocatrici, ma è la Nazionale a trainare il movimento“.
Foto: LiveMedia/Cristiano Mazzi/JustPictures