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Ciclismo, chi sono gli italiani convocati per i Mondiali: i loro migliori risultati stagionali

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Mancano ormai solo cinque giorni alla prova in linea maschile dei Mondiali di ciclismo su strada di Wollongong 2022. La gara che concluderà la rassegna iridata è anche la più attesa, quella che per storia e tradizione affascina maggiormente il pubblico di appassionati.

Il CT Daniele Bennati ha reso nota ormai diversi giorni fa la lista dei dieci convocati che sono volati in Australia per completare la preparazione in vista della gara. Ancora da decidere chi saranno gli otto che prenderanno il via e a chi invece verrà dato il ruolo di riserva.

La lista dei dieci azzurri non è certo una di quelle che scalda i cuori dei tifosi e a cui sembra mancare una punta che possa competere realmente con le più grandi stelle del panorama internazionale. Conosciamo il momento poco esaltante che sta passando il ciclismo italiano al maschile e questa squadra non può che esserne lo specchio.

Analizziamo ora le stagioni che stanno vivendo i dieci azzurri, tenendo conto anche e soprattutto dei risultati ottenuti e partendo da quello che sembra poter recitare il ruolo di capitano: Alberto Bettiol. Le vittorie del toscano in questo 2022 ammontano ad un poco incoraggiante 0. Nonostante questo la sua stagione non è stata di certo negativa ma le tante top10, fra cui anche un secondo posto nella tappa di Mende al Tour de France, raccontano bene di un corridore di sicuro talento, ma non certo un “vincitore seriale”. Un buon Deutschland Tour ed un’ottava piazza al GP de Quebec confermano una condizione ancora buona, c’è da sperare che basti per un buon risultato.

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Chi è invece più abituato a vincere è sicuramente Matteo Trentin, che Bennati potrebbe utilizzare tanto da “regista” in corsa quanto da “seconda punta”, magari infilandosi in qualche azione interessante. Il secondo sigillo di questo 2022 è arrivato solo sei giorni fa, nella seconda tappa del Tour de Luxembourg. La concorrenza non era paragonabile a quella che avrà nella corsa iridata, ma lo spunto si è dimostrato molto efficace.

Il terzo corridore da tenere d’occhio per un’azione potenzialmente decisiva è Andrea Bagioli. La sua unica vittoria di quest’anno è arrivata nell’ormai lontanissimo marzo nella prestigiosa tappa di Barcellona del Giro di Catalogna. Il percorso quel dì ricordava in qualche modo quello di Wollongong così come accaduto al recentissimo GP de Montreal dove l’azzurro è riuscito ad entrare nell’attacco giusto, cogliendo un incoraggiante terzo posto alle spalle solo di due mostri sacri come Tadej Pogacar e Wout Van Aert.

Così come per Trentin, due sono state le vittorie stagionali anche di Filippo Zana e Lorenzo Rota, totale che purtroppo è il massimo bottino tra i dieci convocati. I due corridori sono stati tra i più brillanti in stagione e hanno rappresentato la sorprese più piacevoli in chiave azzurra. Il momento più alto per Zana è stato senza dubbio il capolavoro con cui ha conquistato la Maglia Tricolore ai Campionati Italiani. Quel giorno fu proprio Rota ad arrivare secondo, in uno dei tanti piazzamenti importanti che hanno costellato la sua stagione dopo il meritato sigillo nella seconda tappa e nella classifica generale al modesto Sazka Tour.

Davide Ballerini è arrivato in Australia dopo un ottimo Tour de Luxembourg in cui ha colto due podi mostrando una buona gamba. Per lui una stagione sfortunata e ricca di problemi fisici in cui l’acuto è arrivato solo nella quarta tappa del Giro di Vallonia. Se Samuele Battistella è stato tra le pochissime note positive in chiave italiana dell’ultima Vuelta (due secondi posti ed un sesto prima del ritiro), Nicola Conci ha trovato buoni piazzamenti in corse “minori”, tra cui un ottimo terzo posto nella generale del Giro di Norvegia. Infine Matteo Sobrero ed Edoardo Affini saranno certamente chiamati a svolgere compiti da gregari, contando sulle loro doti di ottimi passisti. Nonostante una crono mondiale che non li ha visti protagonisti, Sobrero ha centrato una vittoria importante nell’ultima tappa del Giro d’Italia di quest’anno mentre Affini ha contibuito alla vittoria della Jumbo Visma nella cronosquadre d’apertura della Vuelta, venendo poi premiato con un giorno in Maglia Rossa.

Foto: LaPresse

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