Ciclismo
Ciclismo, Mondiali 2022: chi saranno i favoriti? Duello Van Aert-Van der Poel, ma Girmay fa paura
Mancano solo quattro giorni all’inizio della rassegna iridata di Wollongong. Domenica 18 settembre inizierà la settimana dei Campionati del Mondo di ciclismo su strada che monopolizzerà le attenzioni degli appassionati di tutto il globo e che culminerà domenica 25 con la prova maschile in linea.
Seppur con qualche forfait dell’ultimo minuto, il livello della startlist sarà stellare come sempre. Tanti dei migliori corridori al mondo saranno in Australia a darsi battaglia per la maglia iridata, il più prestigioso dei simboli dello sport su due ruote, un risultato che può cambiare la carriera di ogni ciclista.
Il percorso, mosso ma non particolarmente duro, sembrerebbe portare ad una possibile battaglia testa a testa tra due delle stelle più luminose del firmamento ciclistico: Wout Van Aert e Mathieu Van der Poel. La qualità dei due rivali è tale che probabilmente non esiste un tracciato su cui loro possano essere tagliati fuori, ma lo strappo di 1100 m al 7,7% del Mount Pleasant, da ripetere per 12 volte, potrebbe essere il trampolino adatto per uno dei loro proverbiali attacchi.
Dopo averli guardati battagliare per anni nei Mondiali di ciclocross, sarebbe entusiasmante vedere la lotta traslata su strada, ma ovviamente gli avversari non mancano. Il nome di Biniam Girmay ormai non è più una sorpresa da sentire accostato a questi mostri sacri. Nonostante la giovanissima età l’eritreo ha dimostrato di poter tenere il passo dei migliori sugli strappi esplosivi ed essere molto pericoloso in una volata ristretta. Potrebbe regalare un sogno al suo Paese ed al Continente africano.
Appaiato ai nomi più interessanti sulla griglia di partenza Tadej Pogacar. Inutile stare qui a raccontare le qualità dello sloveno, fenomenale sostanzialmente su ogni territorio esistente. La vittoria al GP di Montreal ha fortemente rilanciato le sue quotazioni, ricordando che non ha bisogno di staccare tutti in salita per fare la differenza, ma che può regolare la concorrenza anche in volata.
La lista dei candidati alla vittoria va avanti ancora a lungo e non può non contenere, nonostante i tanti problemi di questa stagione, il due volte campione in carica Julian Alaphilippe. Loulou guiderà una Francia con tantissime frecce al proprio arco, da Christophe Laporte a Florian Senechal, passando per Valentin Madouas.
Tra i grandissimi favoriti anche il padrone di casa Micheal Matthews. Il percorso sembra assecondare perfettamente le caratteristiche dell’australiano che ha già in bacheca due podi iridati. Entrambe le edizioni in cui Matthews ha finito nei primi tre, a portarsi a casa la maglia è stato Peter Sagan. Lo slovacco ha ormai perso lo smalto degli anni migliori, ma tenerlo fuori dalla considerazione potrebbe essere un grave errore.
Bisognerà prestare grande attenzione anche a quelle che sulla carta partono come “seconde linee” delle formazioni dei grandi favoriti. In questa categoria il più accreditato è ovviamente Remco Evenepoel. Il belga è appena uscito dalle tre settimane più esaltanti della sua giovane carriera alla Vuelta. Questo potrebbe avergli lasciato tanta fatica nelle gambe ma anche tanta adrenalina e consapevolezza. Occhio anche ai neerlandesi Dylan Van Baarle e Pascal Eenkhoorn.
Al termine di questa lunga lista, a cui si potrebbero aggiungere anche il norvegese Alexander Kristoff ed il britannico Ethan Hayter, arriviamo agli italiani. Inutile girarci intorno, gli azzurri non partiranno come favoriti e forse neanche tra le seconde linee. Alberto Bettiol, Matteo Trentin e Andrea Bagioli sono le tre migliori carte per la Nazionale di Daniele Bennati e partiranno come outsider di lusso. Bisognerà giocarsela con una perfetta condotta di gara ed inventando qualche azione, magari anche da lontano.
Foto: AP Photo/Olivier Matthys