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Coppa Davis, il tabellone e chi affronterà l’Italia. Usa duri, poi il Canada? Nadal verso il forfait

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L’Italia si è qualificata per i quarti di finale di Coppa Davis grazie al primo posto nel girone A disputato a Bologna: la fase ad eliminazione diretta si svolgerà a Malaga dal 22 al 27 novembre (dunque ad appena due giorni dal termine delle ATP Finals di Torino) presso lo stadio ‘Martin Carpena’, dove si giocherà come di consueto sulla superficie veloce indoor.

Giovedì 24 novembre la selezione guidata da Filippo Volandri affronterà gli Stati Uniti: si tratterà con certezza del quarto di finale più atteso ed equilibrato. Gli americani, dopo aver superato la Gran Bretagna padrona di casa, si sono arresi a sorpresa alla rivelazione Olanda, terminando il gruppo D in seconda posizione.

Il capitano Bob Bryan ha solo l’imbarazzo della scelta per i singolaristi: se a Glasgow erano presenti Tommy Paul (n.29 del mondo) e Taylor Fritz (n.12), a Malaga potrebbe tornare anche Frances Tiafoe, n.19 del ranking reduce dalle semifinali agli US Open. Come dimenticare poi Maxime Cressy (n.34), Reilly Opelka (n.38), John Isner (n.42), Sebastian Korda (n.49) e Jenson Brooksby (n.50): nel complesso sono ben 12 gli statunitensi nella top100 della classifica. Insomma, per l’Italia sarà fondamentale poter contare sia su Matteo Berrettini sia su Jannik Sinner, perché i singolari si annunciano complicati in qualsiasi caso. Il doppio va poi considerato come un punto di forza della compagine a stelle e strisce, che può schierare gli specialisti Raijeev Ram (n.2 del mondo) e Jack Sock. La grande differenza tra Italia ed Usa? Azzurri forse leggermente favoriti in termini assoluti, ma con molte meno alternative rispetto agli americani: ciò significa che Volandri dovrà avere a disposizione la miglior formazione possibile per pensare di vincere.

In caso di accesso in semifinale, la selezione tricolore si ritroverebbe di fronte la vincente della sfida tra Canada e Germania, con i nord-americani favoriti. Se, a differenza di quanto accaduto in questa fase intermedia, il capitano Frank Dancevic avrà a disposizione anche Denis Shapovalov al fianco di Felix Auger-Aliassime, allora i rappresentanti della Foglia d’Acero andrebbero annoverati a tutti gli effetti tra i più seri pretendenti alla vittoria finale: d’altronde non è un caso che insieme abbiano già vinto la ATP Cup (giocano molto bene anche in doppio). Il discorso cambierebbe radicalmente con l’assenza di Shapovalov ed il conseguente inserimento di Vasek Pospisil, n.141 del mondo che a più riprese ha però saputo superarsi in Coppa Davis.

Se il Canada si presenterà al completo, per la Germania l’impresa si annuncerà ardua, anche perché dovrà fare a meno del n.5 del mondo Alexander Zverev, ancora alle prese con il difficile recupero dal grave infortunio patito al Roland Garros. Oscar Otte e Daniel Altmaier sono gli unici altri due tedeschi in top100, tuttavia il doppio composto dagli specialisti Tim Puetz e Kevin Krawietz parte alla pari praticamente con chiunque.

Ad ogni modo, l’Italia ha evitato l’incrocio con la favorita Spagna sino ad una eventuale finale. I padroni di casa, con ogni probabilità, dovranno fare a meno di Rafael Nadal: salvo cambi di programma, il maiorchino a fine novembre sarà impegnato in una tournée di esibizione in Sud America (lautamente retribuita). Le alternative comunque abbondano, se pensiamo che la ‘Armada’, come viene definita dai colleghi iberici, può schierare in singolare giocatori come Pablo Carreño Busta o Roberto Bautista Agut al fianco del n.1 al mondo Carlos Alcaraz. Va detto che il doppio composto da Marcel Granollers e Pedro Martinez non appare altrettanto solido, sempre che non venga ripescato a sorpresa il classe 1981 Feliciano Lopez.

Foto: Lapresse

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