Formula 1
F1, AlphaTauri respinge con forza l’ipotesi di complotto a Zandvoort per il ritiro di Tsunoda
L’AlphaTauri non ci sta. Tante considerazioni e allusioni ci sono state dopo il GP d’Olanda, 15° round del Mondiale 2022 di F1, rispetto alla condotta del team con sede a Faenza. Il riferimento, nello specifico, è al comportamento del pilota giapponese Yuki Tsunoda, ritiratosi nel corso della gara di Zandvoort per un problema al differenziale.
Un ritiro giunto in una fase molto particolare della gara, che ha provocato il regime di Virtual Safety Car e permesso all’olandese Max Verstappen (Red Bull) di aggiudicarsi la vittoria. Tanti tra gli addetti ai lavori, ivi compreso il Team Principal della Mercedes Toto Wolff, hanno osservato con sospetto l’agire di Tsunoda, fermatosi in pista per poi ripartire più volte (senza cinture perfettamente allacciate), concludendo la sua prova dopo essere rientrato ai box appena fuori dalla pit-lane e provocando la VSC.
Si è pensato, per questo, a una mossa studiata per favorire Red Bull, team di riferimento di AlphaTauri. Da questo punto di vista, la squadra ha rispedito al mittente queste allusioni con comunicato ufficiale, in cui si è voluto prendere le distanze da tutto quanto si è detto.
“È incredibilmente scoraggiante leggere il tono delle accuse e dei commenti diretti al nostro team e alla responsabile delle strategie di Red Bull, Hannah Schmitz. Non possiamo tollerare un comportamento così carico di odio e inviare accuse di comportamento scorretto a noi e ad Hannah è inaccettabile, ingiusto e irrispettoso. Abbiamo sempre affrontato la competizione in modo indipendente, corretto e con i massimi livelli di sportività possibile“, un estratto della nota.
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— Scuderia AlphaTauri (@AlphaTauriF1) September 5, 2022
Foto: LiveMedia/Antonin Vincent/DPPI