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Formula 1

F1, Ferrari “bella di notte”? Le Rosse si candidano al ruolo di protagoniste assolute nel GP di Singapore

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Ferrari “bella di notte”? Quel genere di notte del sud-est asiatico, calda e umida, dove tutto può accadere? Chissà. Di sicuro le Rosse hanno cominciato il Gran Premio di Singapore con il piede giusto. Nella FP2 disputatasi con la luce artificiale, quindi allo stesso orario di qualifiche e gara, Carlos Sainz e Charles Leclerc si sono fregiati rispettivamente del primo e del secondo tempo. Un uno-due incoraggiante, soprattutto dopo i sofferti fine settimana successivi alla pausa estiva.

Ci può stare, a Marina Bay è la trazione a farla da padrona, un ambito in cui la F1-75 non ha nulla da invidiare a nessuna rivale. Attenzione però ai facili entusiasmi, perché Red Bull è apparsa quasi disinteressata alle prove libere. Ovviamente non è così, ma il Drink Team ha girato pochissimo, concentrando il proprio lavoro in ottica qualifica, provando differenti assetti. Un discorso simile vale anche per Leclerc, rimasto a lungo fermo ai box per effettuare una rilevante modifica sul set-up della vettura.

In generale, né la Scuderia di Maranello, né quella di Milton Keynes sembrano aver ancora trovato la soluzione al rompicapo posto dalle oscillazioni di un tracciato ricavato su strade utilizzate dal traffico di tutti i giorni. Raggiungere un equilibrio ideale sarà molto difficile, ma sarà cruciale trovare quantomeno un compromesso. La FP3 potrebbe essere ancora più importante del solito, perché ingegneri e piloti stanno ancora cercando di calibrare al meglio le ingombranti vetture a effetto suolo, costrette a girare in un budello fatto di asfalto e cemento armato. Le riunioni di stasera e il lavoro di domattina assumeranno un peso specifico alquanto rilevante sul proseguo del weekend.

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Di certo c’è che Ferrari appare rivitalizzata rispetto a quanto visto tra Spa-Francorchamps, Zandvoort e Monza. Sarà il contesto urbano? Sarà il fatto che gli assetti sono anomali (tutti devono alzare la monoposto molto più delle abitudini). O magari sarà solo il venerdì, poi domani cambierà tutto? Vedremo, comunque meglio essere primi e secondi piuttosto che in altre posizioni avrebbe detto Monsieur Lapalisse. Per adesso le Rosse si candidano a un ruolo da protagoniste assolute, nella speranza di non vedere frustrate nuovamente le proprie ambizioni. Sarà fondamentale qualificarsi al meglio, ma soprattutto saper leggere la corsa a dovere. Da queste parti la safety car è praticamente una certezza. Più della prestazione pura, a Singapore sarà la capacità di capire cosa fare nei momenti più delicati a decidere chi vince e chi rosica.

Foto: La Presse

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