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Formula 1
F1, la Ferrari non ha saputo sviluppare la macchina e ha patito il nuovo regolamento. Ora anche Mercedes è davanti…
Tira una brutta aria. La Ferrari era in attesa di conferme dopo la debacle prestazionale di Spa-Francorchamps (Belgio) e queste ci sono state: Max Verstappen-Red Bull fanno un altro sport. Sul tracciato di Zandvoort (Paesi Bassi), in teoria più favorevole alla Rossa, si è assistito al 10° trionfo stagionale di Max nel Mondiale 2022 di F1 che ha portato 30 i successi in carriera. Di questo passo il record di vittorie in un’annata di Sebastian Vettel e di Michael Schumacher (13) è a tiro.
Un trend nel quale la Rossa si è smarrita. Se è vero che per buona parte di questo 2022, erano stati gli errori di piloti e di strategia ad affossare il Cavallino Rampante, adesso è la vettura che non ha più lo scettro. Sì, perché dall’Ungheria il vento è cambiato e ascoltiamo ripetutamente dal Team Principal, Mattia Binotto, parlare di mancanza di ritmo.
Difficile stabilire con certezza le cause e sicuramente non è unica, tuttavia l’impressione è che la direttiva 39 “anti-porpoising” abbia dato molto più svantaggi alla F1-75 rispetto ad altri. Il dover adottare un fondo più rigido e l’osservanza di una metrica legata all’altezza da terra parrebbero aver messo in difficoltà la Ferrari. In sostanza, in corrispondenza di un irrigidimento delle regole, la Ferrari non è evoluta. Una cosa non nuova in tempi recenti se si pensa alla questione “motore” del 2019.
I riflessi in pista sono quelli che sono, con Carlos Sainz e Charles Leclerc a non doversi più guardare solo da Red Bull, ma anche da una Mercedes sempre più convincente. Non è questo che si sperava in vista del prossimo appuntamento di Monza, anche perché i presupposti erano completamente diversi se si pensa ad alcune settimane fa.
Foto: LaPresse