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F1, Mattia Binotto: “Cambieremo il nostro modo di agire. Nel 2022 non abbiamo sviluppato abbastanza la vettura”

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Mentre ci troviamo nel bel mezzo delle tre settimane di riposo che separano il Gran Premio d’Italia da quello di Singapore (che torna in calendario dopo le due edizioni cancellate per colpa della pandemia), il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, prova a mettere i cosiddetti “puntini sulle i” riguardo alcuni aspetti importanti.

Da un certo punto del Mondiale di Formula Uno 2022, la scuderia del Cavallino Rampante è stata travolta da polemiche infinite su diverse decisioni sbagliate prese a livello strategico, ma non solo. Anzi, come se non bastasse, sulle spalle di Mattia Binotto si sono sommati parecchi attacchi da addetti ai lavori, ex piloti e, ovviamente, tifosi della Rossa.

Il numero uno di Maranello ha voluto dire la sua in una intervista a Sky Sports UK: “Credo che non dobbiamo cambiare le persone, ma alcune cose. Il modo in cui comunichiamo, il modo in cui prendiamo le nostre decisioni… alcuni cambiamenti sono necessari”. Nello specifico, a quali modifiche si riferisce Mattia Binotto? “Potrebbe essere necessario aggiungere un po’ di valore alla squadra e magari ingaggiare più persone, ma cambiare tanto per cambiare non è la direzione in cui vogliamo andare. Questo, a mio parere, è un modo vecchio di risolvere i problemi all’interno del team”.

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Tornando al presente, in casa Ferrari si affronta sempre più in maniera concreta il rischio di perdere il secondo posto nella classifica costruttori ai danni della Mercedes. “Sarebbe doloroso – ammette Binotto – Ad inizio stagione sembrava praticamente impossibile. Ora, con la crescita che sta avendo la Mercedes negli ultimi Gran Premi, e con qualche nostro appuntamento non perfetto, tutto può succedere”.

Un inizio di campionato che aveva fatto pensare a tutti che davvero la Rossa fosse pronta a lottare per il titolo. Red Bull, invece, ha spazzato via ogni resistenza a suon di vittorie e prestazioni. Che spiegazioni si sono dati a Maranello? “Dai risultati e dal modo in cui abbiamo iniziato la stagione, penso che dimostri che non abbiamo migliorato abbastanza la macchina durante il corso dei mesi. Vogliamo essere un passo avanti rispetto a quelli della Mercedes, ma sappiamo anche che abbiamo commesso qualche errore di troppo che ci è costato a caro prezzo”.

Foto: LaPresse

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