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Filippo Ganna e il Record dell’Ora. Cioni: “Non si può spostare, cambiano le regole! Giro di Lombardia, che problema”

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Filippo Ganna darà l’assalto al Record dell’Ora il prossimo 8 ottobre. La data scelta ha generato una serie di discussioni tra gli appassionati e ha provocato anche le lamentele di RCS Sport, poiché quel giorno si disputerà anche il Giro di Lombardia, ultima Classica Monumento della stagione.

Dario David Cioni, direttore sportivo della Ineos Grenadiers (la squadra dell’ex Campione del Mondo a cronometro), ha spiegato le ragioni in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “Quel giorno è l’unica scelta: noi abbiamo una sola data perché proviamo a fare il record tra i calendari di strada e pista. Se potevamo spostarci l’avremmo fatto, ma non si può anticipare perché il Velodromo di Grenchen è occupato e non si può andare dopo perché ci sono i Mondiali su pista di Parigi. Né posso dire al CT Villa di fare a meno di Ganna nelle qualificazioni del quartetto di mercoledì. Questo dell’8 ottobre è un piano di ripiego. All’inizio il record si era ipotizzato di farlo dopo il Tour, che non è andato come doveva andare. Dopo il Mondiale su pista? Troppo tardi. Già è un rischio farlo a fine stagione e in più prolungarla per un corridore che ha corso tutto l’anno…“.

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Riguardo alla contemporaneità con il Lombardia: “Si sapeva, certo, ma nessuno si sarebbe immaginato che la gente se la prendesse, anche perché è a un orario diverso. Invece di essere un evento sportivo in più in una giornata di grande ciclismo in Italia, sembra che questo sia un problema. L’unica alternativa sarebbe non farlo“.

Un rinvio al prossimo anno è infatti impossibile perché “cambieranno le regole dell’UCI sulle appendici della bici e questo obbligherà ad avere un nuovo disegno di tutta la parte anteriore. Non fare il record vorrebbe dire buttare via tutto lo sviluppo e un anno di lavoro che Pinarello ha fatto per questa bici e non è rispettoso nei suoi confronti“.

Foto: Lapresse

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