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Finali fuori casa? Le vince sempre l’Italia! Dal calcio al volley, siamo gli specialisti!

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Ci sono giorni che vorresti non finissero mai. Negli ultimi due anni l’Italia dello sport ha dato non poche ragioni agli appassionati per esaltarsi e lasciarsi andare alla gioia, vista la portata dei successi ottenuti. Vittorie in cui le Olimpiadi di Tokyo sono state l’espressione più importante, ma in alcune di loro c’è un tratto comune se si parla di successi nel biennio.

Le rappresentative del Bel Paese nelle difficoltà sono riuscite a compattarsi e a trovare dentro loro stesse energie insospettabili. E così, quando ci si è trovati a giocare fuori casa, accerchiati dal tifo rivale, sono emerse qualità tecniche e morali notevoli.

Una magia, se così la vogliamo definire, iniziata nella serata di Wembley, in Inghilterra, dove l’11 luglio dell’anno scorso la Nazionale italiana di calcio allenata da Roberto Mancini, sconfiggendo ai calci di rigore la selezione inglese, andò a prendersi il titolo europeo che mancava da 53 anni, il secondo della storia del “Pallone italico”.

In verità, una settimana prima a Belgrado (Serbia), qualcosa di bello si materializzò e aveva la stesse caratteristiche: l’Italbasket di Meo Sacchetti opposta alla forte compagine serba, davanti al pubblico di casa. Una prestazione da urlo, lottando su ogni pallone e gettando il cuore oltre l’ostacolo con qualità e la coppia Achille Polonara/Simone Fontecchio a prendersi la scena. Una vittoria che permise alla Nazionale della palla a spicchi di disputare i Giochi di Tokyo, spingendosi fino ai quarti di finale (ko contro la Francia).

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Le altre perle sono quelle del volley. Sempre a Belgrado e sempre contro la Serbia, le azzurre si presero la loro rivincita, dopo una sequenza infinita di sconfitte, battendo nell’atto conclusivo degli Europei le rivali e dimostrando il proprio valore dopo la delusione olimpica.

E poi i ragazzi di Fefè De Giorgi. L’anno passato a imitare in maniera puntuale quanto fatto dalle ragazze, in una doppietta italiana unica nel suo genere, e con un’altra doppietta Europei e Mondiali concretizzata ieri, guarda un po’ a Katowice (Polonia) contro la fortissima selezione polacca, che puntava al terzo titolo iridato. E invece, è spettato all’Italia ad aggiudicarsi per la quarta volta il Mondiale nel proprio percorso, a 24 anni di distanza dall’ultima volta, quando De Giorgi da giocatore si laureava campione del mondo in Giappone nell’atto conclusivo contro la Jugoslavia.

Corsi e ricorsi storici, ma la sostanza non cambia: le squadre italiane sono specialiste di vittorie di questo genere.

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