Lotta
Lotta, pochi sorrisi per l’Italia dopo i Mondiali di Belgrado. Il bronzo di Chamizo salva il bilancio azzurro
L’appuntamento più importante della stagione è andato in archivio a Belgrado per la Nazionale italiana di lotta con una medaglia di bronzo ottenuta da Frank Chamizo nei 74 kg stile libero. Il Bel Paese è tornato dunque sul podio ai Campionati Mondiali dopo aver mancato l’obiettivo nell’ultima edizione di Oslo 2021, in cui c’erano però tante assenze tra le fila della selezione tricolore.
In assenza del bronzo olimpico in carica dei 97 kg Abraham Conyedo (fuori causa per problemi fisici), l’Italia si è aggrappata a Chamizo per cercare di sbloccare il medagliere proprio in extremis. L’italo-cubano classe 1992, pur non impressionando positivamente, ha conquistato un bronzo importante cedendo il passo in semifinale al solo Tajmuraz Salkazanov e portando a casa la quarta medaglia iridata della carriera.
L’unico altro lottatore nostrano capace di raggiungere una finale in Serbia è stato Nikoloz Kakhelashvili, fermatosi per il secondo anno consecutivo ad un passo dal podio mondiale nella greco-romana (categoria 97 kg) confermando comunque la sua buona competitività ad alti livelli. Il suo grande obiettivo del prossimo biennio sarà infatti la qualificazione olimpica per Parigi 2024, dopo aver sfiorato il pass a cinque cerchi per Tokyo.
Un passo indietro rispetto agli Europei sempre nella greco-romana per Danila Sotnikov, argento continentale in carica nei 130 kg, che ha perso abbastanza nettamente ai quarti contro l’uzbeko Muminjon Abdullaev mancando poi il ripescaggio ed uscendo così dalla corsa al podio. Pochi spunti positivi infine per gli altri dieci atleti azzurri impegnati a Belgrado, lontani dal livello necessario per ambire alle medaglie nel contesto iridato.
Foto: LaPresse