MotoGP
Moto3, Max Biaggi: “Mi vergogno dell’accaduto perché è la mia squadra, ma sono già corso ai ripari”
Le qualifiche di ieri della Moto3 ad Aragon sono state caratterizzate da un episodio davvero spiacevole e per certi versi unico nel suo genere, con protagonisti in negativo due meccanici del Team Sterilgarda Max Racing che hanno ostacolato volontariamente l’uscita dai box del pilota spagnolo Adrian Fernandez.
This is what happened in #Moto3 Q2 today. @31AdriFernandez was denied to leave in the good group for the QP time, by another team. Unacceptable. @MotoGP @Max_Racing_Team ????????#AragonGP pic.twitter.com/BgfRAMfu2S
— Tech3 Racing (@Tech3Racing) September 17, 2022
Max Biaggi, proprietario dello Sterilgarda Max Racing, ha subito preso le distanze chiedendo scusa al Team Tech 3 tramite un comunicato. Quest’oggi il “Corsaro” ha poi spiegato nel dettaglio l’episodio ai microfoni di Sky Sport prima della gara della Moto3.
“È una cosa non richiesta e lontana dall’etica di questo sport e di questo team. Sono rimasto talmente male che per prima cosa ho chiesto scusa a Fernandez e alla sua squadra, poi sono andato dai ragazzi per interrogarli e per avere delle spiegazioni“, spiega il quattro volte campione mondiale della 250cc.
“Ostacolare un pilota così magari non è stato pericoloso, ma è stato di una bruttezza disumana. Io ho preso le distanze, avrei voluto proteggerli ma loro non me ne hanno dato la possibilità. Detto questo mi vergogno dell’accaduto, perché purtroppo è la mia squadra, ma sono già corso ai ripari“, prosegue lo storico rivale di Valentino Rossi.
IRTA ha già preso dei provvedimenti, comminando una multa di 2000 euro ai due soggetti e squalificandoli per i Gran Premi d’Australia e della Malesia: “La sanzione data da IRTA è buona e valida, ma lunedì ce ne sarà un’altra da parte mia e forse sarà anche più pesante. In 30 anni di Motomondiale pensavo di aver visto tutto, ma questa mi mancava. È una brutta scena che non auguro a nessuno da gestire. Non erano lì per caso quei due meccanici, è come se si fossero messi d’accordo“, conclude Biaggi.
Foto: Lapresse