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Motocross
Motocross delle Nazioni 2022: Italia ai piedi del podio senza rimpianti, Stati Uniti in trionfo dopo 11 anni
L’Italia non riesce nell’impresa impossibile e deve abdicare dopo il titolo di Mantova 2021, ma può comunque ritenersi soddisfatta per il quarto posto odierno al Motocross delle Nazioni 2022. Sulla massacrante pista di RedBud, resa ancor più selettiva ed impegnativa dalla pioggia, il terzetto azzurro composto dal leggendario Tony Cairoli e dai giovani emergenti Mattia Guadagnini e Andrea Adamo ha ben figurato battendo grandi potenze del cross globale (come Belgio e Olanda) e attestandosi ai piedi del podio senza rimpianti.
Domenica trionfale in Michigan per gli Stati Uniti padroni di casa, che completano un weekend straordinario interrompendo un digiuno di 11 anni e aggiudicandosi il 23° Trofeo Chamberlain della loro storia. Eli Tomac e Chase Sexton hanno fatto la differenza, ma è stato decisivo anche l’apporto di Justin Cooper con un 4° posto cruciale in gara-2.
Battuta la Francia (Maxime Renaux, Dylan Ferrandis e Marvin Masquin) di 7 punti e l’Australia (Mitchell Evans ed i fratelli Lawrence) di 10, mentre l’Italia si è inserita in quarta piazza a -23 dal podio, beffando per una lunghezza il Belgio e per due la Spagna. Grande delusione per l’Olanda (priva di Jeffrey Herlings), settima, che mette fine ad una sequenza di cinque edizioni consecutive al primo o al secondo posto.
In gara-1 (MXGP+MX2) Geerts si prende l’holeshot, ma Tomac lo passa già nel primo giro e conserva la leadership sino alla bandiera a scacchi resistendo alla pressione del belga. Prestazione superlativa per i primi due, che rifilano quasi un minuto al terzo classificato Renaux. 7° un solido Tony Cairoli subito davanti al migliore degli MX2 Hunter Lawrence, mentre chiude 15° Andrea Adamo calando alla distanza.
Grandissima partenza all’esterno in gara-2 (MX2+Open) di Guadagnini, che si aggiudica l’holeshot evitando così il caos di centro gruppo nelle prime curve. L’azzurro detta un buon ritmo e resta al comando per quasi metà manche, poi cede due posizioni a Jett Lawrence (1°) e Sexton (2°) riuscendo comunque a difendere il podio dal forcing finale di Cooper, il migliore al traguardo della MX2. Ancora 15° Adamo, penalizzato questa volta da uno start negativo e autore di una discreta rimonta.
Partenza clamorosa in gara-3 (MXGP+Open) per la Francia, che occupa subito le prime due posizioni con Ferrandis e Renaux (autore dell’holeshot). Doppia caduta nel primo giro per Geerts e Tomac, costretti a rimontare insieme a Coldenhoff e agli azzurri dalle retrovie. Il team francese sogna per qualche giro il colpaccio, ma Ferrandis cade da leader e sprofonda in sesta piazza perdendo punti cruciali.
Nella seconda parte di gara si forma un terzetto di testa composto da Renaux, Sexton e Jett Lawrence, mentre Tomac e Cairoli rientrano nella top 10. Lawrence passa Sexton (che può accontentarsi del 3° posto) e mette nel mirino Renaux, che tiene botta fino alla fine portando a casa la vittoria di manche. 6° Tomac, che certifica il trionfo di Team USA. 9° Cairoli e 19° Guadagnini dopo un recupero complicatissimo dal fondo.
Foto: MXGP.com