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MotoGP, arriva la pioggia e Francesco Bagnaia va in tilt. Un tallone d’Achille che può risultare decisivo

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Il Tifone Talas sta colpendo duramente le coste orientali del Giappone. L’autodromo di Motegi si trova a pochi chilometri in linea d’aria dall’Oceano Pacifico, dunque è pienamente interessato dalla perturbazione che sta sferzando diverse aree dell’arcipelago nipponico. L’attesa pioggia si è presentata con prepotenza al Twin Ring, stravolgendo completamente i valori in campo.

Non a caso, la pole position è stata appannaggio di Marc Marquez, a dimostrazione di come il “manico” e la sensibilità possano ancora fare la differenza quando l’uomo conta più del mezzo meccanico. Le dinamiche di guida completamente diverse rispetto alle abitudini hanno invece fatto letteralmente naufragare Francesco Bagnaia, che deve ringraziare il format delle qualifiche della MotoGP. Aver guadagnato direttamente accesso al Q2 tramite l’esito delle prove libere gli ha difatti garantito quantomeno la quarta fila, proprio quella da cui scatterà domani.

Con il ritorno della pioggia si è rivista la peggior versione di Pecco, quella incapace di sovrastare le avversità o almeno di limitare i danni. Quando l’asfalto è bagnato difficilmente il piemontese riesce a soffrire, massimizzando il risultato in un contesto ostico. Al contrario, spesso e malvolentieri naufraga. La sua barca non si limita a fare acqua, ma cola direttamente a picco, proprio come avvenuto quest’oggi. Il dato più impressionante non è il 12° posto, bensì il distacco accumulato da chi lo precede. Più di 1 secondo da Fabio Quartararo, nono, e più di 2 secondi da Marquez.

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C’è quasi la stessa differenza tra lo spagnolo e il francese (con sette avversari nel mezzo) di quanta ce ne sia tra Luca Marini (decimo) e il #63. Insomma, inutile girarci attorno, per la punta di diamante della Ducati quella odierna è stata una debacle. Almeno ci può essere una vena di ottimismo in vista di domani, perché le previsioni indicano asciutto. Pertanto vi sarà la possibilità di rimontare. Inoltre El Diablo non è messo poi così meglio.

Va però rimarcato un fatto. A Motegi Pecco si può ancora salvare in corner, perché la pioggia si è presentata solo in qualifica. Però se Giove Pluvio dovesse aprire le cataratte durante una delle prossime gare, l’idiosincrasia del piemontese per l’acqua rischia di essere un fattore decisivo nella corsa al Mondiale. D’altronde ci si appresta ad affrontare contesti dove il meteo è sempre un’incognita. Se Bagnaia non riesce a trovare il sistema per risolvere l’equazione dettata dalle nubi, potrebbero essere altri a festeggiare il titolo il 6 novembre a Valencia…

Foto: MotoGP.com/Press

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