MotoGP
MotoGP, Bagnaia-Bastianini: quando un connazionale e futuro compagno di squadra è il tuo peggior nemico…
Se il buongiorno si vede dal mattino, il 2023 si annuncia un’annata particolarmente calda nel box Ducati, poiché Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini saranno fianco a fianco nel Factory Team di Borgo Panigale. Quanto visto a Misano due settimane fa e ad Alcañiz quest’oggi potrebbe essere il trailer di un’accesa rivalità destinata a infiammare la prossima stagione. Pecco e La Bestia, infatti, si sono giocati le ultime due gare in volata. In Romagna ha avuto la meglio il piemontese, ma il riminese si è preso la rivincita in Aragona.
Intanto bisogna sottolineare come Ducati si sia quantomeno evitata l’imbarazzo di parcheggiare Bastianini in Pramac, promuovendo Jorge Martìn nella propria squadra interna. La mossa appariva molto probabile in primavera, ma è stato impossibile ignorare i valori espressi dalla pista. Enea si è meritato una GP23 dipinta di rosso, guadagnandosi a furia di risultati una moto gemella a quella cavalcata da Francesco. Gli eventi, però, hanno messo la Casa di Borgo Panigale in una situazione delicatissima.
Pecco e La Bestia non si amano. Perché dovrebbero? Sono coetanei e connazionali, dunque sono cresciuti assieme. O meglio. Sono cresciuti contro, perché sono avversari da quando erano bambini e correvano sulle minimoto. Non amarsi, però, non significa necessariamente odiarsi. Anzi, tra i due finora c’è sempre stato rispetto, nonostante non siano mancate le punture di spillo provenienti dall’una e dall’altra parte. Nei mesi scorsi, per esempio, si sono punzecchiati a vicenda proprio in merito alla questione di essere compagni di squadra nel 2023. All’epoca era solo un’ipotesi, destinata però a diventare realtà.
Non è un mistero che Bagnaia avrebbe preferito proseguire con Jack Miller al proprio fianco. Conosce bene l’australiano, con cui ha un rapporto eccellente e, in fin dei conti, considera innocuo sul lungo periodo. Al contrario Bastianini non è un amico (per il momento neppure un nemico, sia chiaro, ma solo un team-mate neutro) e il suo potenziale è più elevato di quello del ventisettenne del Queensland (in questo 2022 Enea ha vinto più gare nella classe regina di quante ne abbia conquistate Miller in tutta la sua carriera). Ducati ha fatto altre scelte, anche perché è bene ricordare come sia La Bestia che Martinator siano da tempo sotto contratto con la Casa di Borgo Panigale. Pertanto, portare avanti prodotti della propria cantera è assolutamente comprensibile.
Nel mondo dei motori vale il broccardo “Il primo avversario di un pilota è il compagno di squadra”. La sensazione è che in seno a Ducati, nel 2023, sarà proprio così. Se il piemontese vorrà rimanere leader indiscusso del team, dovrà riconquistare il ruolo a suon di risultati, proprio come il riminese si è meritato il passaggio diretto alla squadra interna. La domanda è se lo scontro diretto sarà solo una questione agonistica, oppure se entreranno in gioco altri fattori, mediatici e soprattutto caratteriali. Lo scopriremo nei prossimi mesi, in attesa di capire se sulla carena della moto di Pecco, il numero 63 si tramuterà in 1, fatto che oltre a permettergli di scrivere la storia, rafforzerebbe non poco la sua posizione interna in ottica futura.
Foto: Da scegliere