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MotoGP, Fabio Quartararo annaspa con l’acqua alla gola, ma gli “Squali rossi” sono distratti e non lo azzannano

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Il Gran Premio del Giappone avrebbe potuto rappresentare quello del sorpasso di Francesco Bagnaia ai danni di Fabio Quartararo, invece si è tramutato in un appuntamento capace di regalare un po’ di ossigeno al francese. Soprattutto per demerito di Pecco. Affondato in qualifica dal tifone Talas, il piemontese è stato incapace di tornare a galla nonostante una gara asciutta e, per di più, anziché fare pari e patta con il transalpino, ha commesso un banale errore proprio in extremis, a causa del quale è tornato a frequentare la ghiaia dopo più di tre mesi.

In effetti Motegi è la prima gara dal GP di Germania in cui El Diablo guadagna terreno sull’alfiere della Ducati. Si tratta di 8 punti, che non spostano particolarmente gli equilibri, ma consentono al ventitreenne della Yamaha di riprendere fiato. Quartararo è comunque con l’acqua alla gola. Dopo la pausa estiva non ha più vinto ed è salito sul podio una volta sola. La M1 è palesemente imbolsita e non riesce a tenere il passo di una mandria di Desmosedici scatenate.

Eppure, nonostante tutto, Fabio resiste in testa alla classifica iridata. Ci sono 18 punti di differenza in favore del francese. Dunque, Bagnaia è ancora padrone del proprio destino, ma la sua furibonda rimonta cominciata ad Assen ha subito una battuta d’arresto che dovrebbe farlo riflettere e ragionare. Ha per le mani una moto superiore, al di là del -18 nella graduatoria generale è lui ad avere il coltello dalla parte del manico. Deve avere l’accortezza di affondare il colpo con perizia e nel momento giusto, altrimenti rischia di farsi male da solo, come accaduto già più volte quest’anno.

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Per Pecco non vincere il titolo con questa Ducati, capace di imporsi 11 volte su 16 gare, sarebbe una grande occasione sciupata. Al contempo, se Quartararo dovesse arpionare il Mondiale, realizzerebbe un’impresa non poi così dissimile da quella compiuta da Valentino Rossi del 2004. El Diablo annaspa, ma lotta allo stremo delle forze, sperando che gli squali rossi di Borgo Panigale si distraggano abbastanza a lungo per consentirgli di raggiungere la spiaggia iridata per la seconda volta. La partita è ancora aperta, mentre le speranze di Aleix Espargarò sono ormai ridotte al lumicino. L’iberico e l’Aprilia non hanno ancora alzato bandiera bianca, ma lo “zero” di Motegi avvicina il tandem veneto-catalano alla resa di una battaglia che, per la verità, neppure si pensava potesse essere in grado di sostenere a inizio anno.

MONDIALE MOTOGP (16 GP SU 20)
219 – QUARTARARO Fabio (FRA) [Yamaha]
201 – BAGNAIA Francesco (ITA) [Ducati]
194 – ESPARGARO’ Aleix (ESP) [Aprilia]
170 – BASTIANINI Enea (ITA) [Ducati Gresini]
159 – MILLER Jack (AUS) [Ducati]
148 – BINDER Brad (RSA) [Ktm]
138 – ZARCO Johann (FRA) [Ducati Pramac]
120 – MARTIN Jorge (ESP) [Ducati Pramac]
113 – VIÑALES Maverick (ESP) [Aprilia]
108 – RINS Alex (ESP) [Suzuki]

Foto: MotoGPpress.com

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