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MotoGP, timido ottimismo per la Ducati a Buriram, ma Quartararo c’è. Aprilia in difficoltà

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È stato un venerdì strano quello del Gran Premio di Thailandia di MotoGP. Innanzitutto le previsioni meteo non sono state rispettate. Non solo non ha piovuto, ma la coltre di nubi si è aperta nel pomeriggio, permettendo alla luce del sole di arroventare ulteriormente aria e asfalto. Ne è venuta fuori una situazione anomala, con la pista risultata più rapida durante la mattinata thailandese di quanto non lo sia stata nel pomeriggio.

Ducati l’ha fatta comunque da padrona. Come sempre, verrebbe da dire. Il Team Pramac ha però rubato la scena a quello Factory, poiché Johann Zarco e Jorge Martin si sono fregiati rispettivamente del primo e del terzo tempo. Nel mezzo, a completare un gustosissimo panino tutto al prosciutto emiliano, si è infilato Francesco Bagnaia, che dal canto suo ha rifilato sul giro secco due decimi e mezzo al rivale per il titolo Fabio Quartararo. Il francese e Marc Marquez sono gli unici capaci di spezzare l’egemonia delle Desmosedici GP22, poiché sono stati in grado di tenersi alle spalle Jack Miller e Luca Marini.

Insomma, la sentenza di primo grado dice che Ducati si trova alla grande a Buriram, una sorta di “Tilkodromo Frankenstein”, poiché assomiglia tanto a una pista creata cucendone assieme due totalmente diverse. Una marcatamente stop&go, l’altra decisamente più guidata. Però attenzione, perché Yamaha è viva e può farsi valere soprattutto grazie al tratto misto. El Diablo sa bene di essere in difficoltà sul giro secco, ma la sua classe non può essere messa in discussione e la consistenza mostrata sul passo in mattinata è stata notevole. Peraltro, la competitività della M1 è testimoniata dal progresso, rispetto alle abitudini, degli altri centauri di Iwata. Franco Morbidelli, al momento, sarebbe addirittura ammesso di diritto al Q2, mentre Cal Crutchlow si trova a centro classifica. Bisogna aspettare la sentenza d’appello, prevista per domani pomeriggio, e soprattutto la cassazione di domenica. Nella certezza dell’incertezza, perché da queste parti fare il meteorologo è il lavoro più difficile che ci sia. Se dovesse piovere, tanti saluti ai valori intravisti oggi.

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Chi fa la danza della pioggia è sicuramente Aprilia, in grossa difficoltà su questa pista. Le RS-GP non riescono proprio a sfruttare adeguatamente gli pneumatici portati da Michelin a Buriram. Aleix Espargarò ha fatto segnare il settimo tempo nella FP2, ma la classifica combinata lo vede ampiamente fuori dalla top ten. Si dovesse correre sull’asciutto, la Casa di Noale si troverebbe verosimilmente a inseguire, a meno di non stravolgere il setup in maniera produttiva, allo scopo di far rendere al massimo delle gomme altrimenti indigeste in salsa thailandese.

Foto: MotoGPpress.com

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