Pallanuoto
Pallanuoto, perché il Settebello è stato derubato dalla Croazia: rigore scandaloso. Campagna: “Una vergogna”
Uno scandalo arbitrale ha eliminato l’Italia dagli Europei 2022 di pallanuoto. Il Settebello ha perso la semifinale contro la Croazia per mano del fischietto Putnikovic. Quando mancava 1’35” al termne dell’incontro, con il punteggio in perfetta parità (10-10), accade un episodio increscioso: Fatovic commette un fallo netto sul portiere Nicosia, ma l’arbitro fischia clamorosamente una “palla sotto” dell’estremo difensore e concede il rigore ai biancorossi. Kharkov trasforma, la Croazia passa in vantaggio (11-10) e nell’ultimo minuto e mezzo l’Italia non riesce a pareggiare davanti alla bolgia di Spalato.
Una decisione sconcertante e sconfortante, che ha totalmente falsato l’incontro. Senza quel furto, infatti, il Settebello avrebbe avuto il possesso palla e avrebbe avuto l’occasione per passare in vantaggio. La Croazia si qualifica alla finale, mentre gli azzurri si devono accontentare di fronteggiare la Spagna per la medaglia di bronzo. Aiutino arbitrale per i padroni di casa, che invece avranno la possibilità di fronteggiare l’Ungheria per il tiitolo.
Il CT Sandro Campagna è stato chiarissimo nelle dichiarazioni rilasciate ai microfoni della Rai: “Non ne voglio parlare. Quel rigore è una vergogna. È un’esplusione, era un controfallo contro due. Ha fischiato addirittura un rigore quando era espulsione del croato! Per batterci devono fare queste cose così altrimenti non ci battono facilmente”.
Foto: Lapresse