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Pallanuoto
Pallanuoto, perché il Settebello è stato derubato: rigore inesistente, la spiegazione di un ex-arbitro
Continua a fare discutere quanto è successo ieri nella semifinale degli Europei 2022 di pallanuoto maschile: l’Italia è stata battuta dalla Croazia per 11-10, ma a viziare il risultato è stato un clamoroso errore arbitrale a 1’35” dalla finale. Fatovic commette un fallo netto sul portiere Nicosia, ma l’arbitro Putnikovic fischia clamorosamente una “palla sotto” dell’estremo difensore e concede il rigore ai biancorossi. Kharkov trasforma, i padroni di casa si portano in vantaggio (1-1) e nell’ultimo minuto e mezzo gli azzurri non riescono più a segnare, dicendo così addio alla finale per il titolo.
Il CT Sandro Campagna è stato molto chiaro ai microfoni della Rai: Non ne voglio parlare. Quel rigore è una vergogna. È un’esplusione, era un controfallo contro due. Ha fischiato addirittura un rigore quando era espulsione del croato! Per batterci devono fare queste cose così altrimenti non ci battono facilmente”. Dario Di Gennaro, apprezzata prima voce della pallanuoto in Rai accanto a Francesco Postiglione, ha pubblicato il parere dell’ex arbitro internazionale Mario Bianchi (il post è apparso sul gruppo Facebook Waterpolo Press Voice).
Dalle parole del fischietto italiano si capisce bene come l’errore di Putnikovic sia marchiato e dunque, di conseguenza, di come il risultato di Italia-Croazia sia stato inevitabilmente falsato, danneggiando gli azzurri e relegandoli a disputare l’incontro per la medaglia di bronzo contro la Spagna.
VIDEO Pallanuoto, Europei 2022: il rigore scandaloso concesso alla Croazia contro il Settebello