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Roger Federer annuncia il ritiro dopo la Laver Cup 2022

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Il momento lo si sapeva vicino, ma in molti avevano cullato la speranza di un 2023 da tour d’addio, in stile Stefan Edberg 1996. Niente di tutto questo: Roger Federer si ritira nel modo più veloce possibile, facendo rumore quasi senza farlo. Sarà la Laver Cup (potrà essere seguita in diretta esclusiva di Eurosport) l’ultimo suo evento della carriera tennistica, di 24 anni che lo hanno visto portare il suo sport a un livello superiore. Più dei 20 Slam, più dell’infinito numero di record raggiunti, per lui vale un solo sostantivo: icona del tennis in tutto il mondo.

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Questo il suo lungo messaggio social:

Alla mia famiglia tennistica e non solo. Di tutti i regali che il tennis mi ha fatto negli anni, il più grande, senza dubbio, è stato quello delle persone che ho conosciuto sulla mia strada, i miei amici, avversari, e prima di tutto tutti i tifosi che danno vita allo sport. Oggi, voglio condividere con voi qualche notizia.

Come molti di voi sanno, gli ultimi tre anni mi hanno posto davanti a sfide sotto forma di infortuni e operazioni. Ho lavorato duro per tornare a una forma pienamente competitiva. Ma so anche le capacità e i limiti del mio corpo, e il suo messaggio ultimamente è stato molto chiaro. Ho 41 anni. Ho giocato più di 1500 match in 24 anni. Il tennis mi ha trattato più generosamente di quanto avrei mai pensato, e ora devo riconoscere quando è tempo di finire la mia carriera competitiva.

La Laver Cup della prossima settimana, a Londra, sarà il mio ultimo evento ATP. Giocherò ancora a tennis nel futuro, chiaramente, ma non negli Slam o sul tour. Questa è una decisione agrodolce, perché mi mancherà quello che il tour mi ha dato. Ma, allo stesso tempo, c’è molto di più da celebrare. Mi considero uno dei più fortunati sulla Terra. Mi è stato dato uno speciale talento per giocare a tennis, e l’ho fatto a un livello che mai avrei immaginato e per più tempo di quel che avrei creduto possibile.

Vorrei ringraziare la mia meravigliosa moglie Mirka, che ha vissuto ogni momento con me. Mi ha riscaldato prima delle finali, ha visto infinite partite anche all’ottavo mese di gravidanza, e ha sopportato il mio lato buffo insieme al mio team per più di vent’anni. Voglio anche ringraziare i miei quattro meravigliosi figli per avermi supportato, esser sempre stati pronti a esplorare nuovi posti e creare memorie uniche nel cammino. Vedere la mia famiglia tifare per me dagli spalti è una sensazione che ricorderò sempre.

Vorrei anche ringraziare i miei amati genitori e mia sorella, senza di loro nulla sarebbe possibile. Grazie anche ai miei passati allenatori, che mi hanno sempre guidato nella giusta direzione. Siete stati meravigliosi! E a Swiss Tennis, che ha creduto in me da giovane e mi ha dato una base ideale da cui partire.

Vorrei fare ringraziamenti e riconoscimenti anche al mio team. Ivan, Dani, Roland e particolarmente Seve e Pierre, che mi hanno sempre dato i migliori consigli e ci sono sempre stati per me. Anche a Tony, per aver gestito in maniera creativa il mio business per oltre 17 anni. Siete incredibili, tutti, e ho amato ogni momento con voi.

Ringrazio anche i miei leali sponsor, che sono davvero come partner per me, e i team e tornei sul tour ATP, che lavorano duro e ci hanno sempre dato il benvenuto con gentilezza e ospitalità.

Inoltre, dico grazie ai miei avversari sul campo. Sono stato abbastanza fortunato da giocare molti match epici, che non dimenticherò. Abbiamo battagliato lealmente, con passione e intensità, e ho sempre fatto del mio meglio per rispettare la storia del gioco. Mi sento assai grato. Ci siamo spinti a vicenda, e insieme abbiamo portato il tennis a nuovi livelli.

Soprattutto, vorrei ringraziare in modo speciale i miei incredibili fan. Non sapete quanta forza e capacità di crederci mi avete dato. La sensazione ispiratrice di camminare dentro stadi e arene pieni è stata una delle cose più esaltanti della mia vita. Senza di voi, quei successi sarebbero stati solitari, e non riempiti di gioia ed energia.

Gli ultimi 24 anni sono stati un’avventura incredibile. Sebbene a volte sembra che siano passati in 24 ore, è stato insieme tutto così profondo e magico che mi appare come se avessi vissuto un’intera vita. Ho avuto l’immensa fortuna di giocare davanti a voi in più di 40 Paesi. Ho riso e pianto, provato gioia e dolore, e soprattutto mi sono sentito incredibilmente vivo. Attraverso i miei viaggi, ho incontrato molte meravigliose persone che mi rimarranno amiche per sempre, che hanno trovato del tempo per venirmi a veder giocare e supportare in tutto il globo in mezzo ai loro intensi programmi. Grazie.

Quando il mio amore per il tennis si è sviluppato, ero un raccattapalle nella mia città, Basilea. Guardavo i giocatori con un senso di meraviglia. Erano giganti per me, e ho iniziato a sognare. I miei sogni mi hanno portato a lavorare più duro, e ho iniziato a credere in me. Alcuni successi mi hanno dato fiducia nel fatto che fossi sulla mia strada per il più magnifico viaggio che ha portato fino a questo giorno.

Voglio, quindi, ringraziarvi tutti dal profondo del mio cuore, chiunque nel mondo mi abbia aiutato a rendere i sogni di un giovane raccattapalle svizzero realtà.

Infine, al gioco del tennis: ti amo e non ti lascerò mai“.

Parole e arte di Roger Federer. 20 Slam, 4 anni e mezzo consecutivi al numero 1, posizione che ha occupato a più riprese fino a metà 2018. I suoi otto titoli a Wimbledon, in Era Open, non hanno rivali. Ma più dei numeri, come detto, conta quel che l’uomo venuto da Basilea ha lasciato in campo. Ovunque è andato ha incontrato davvero le folle pronte a supportarlo, qualsiasi impianto pieno fino all’inverosimile pur di accompagnarlo, soprattutto quando ha iniziato a smettere di essere un semplice tennista per diventare leggenda.

Foto: LaPresse

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