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Rugby
Rugby Championship: l’Argentina sfiora la rimonta, ma vince un nervoso Sudafrica
Si è conclusa la quinta giornata della Rugby Championship e dopo l’incredibile vittoria degli All Blacks sull’Australia erano Argentina e Sudafrica a sfidarsi per restare in scia alla Nuova Zelanda. Ecco come è andata.
Avvio di partita molto tattico, con le due squadre che usano molto il piede per muovere l’ovale lungo il territorio, ma né Argentina né Sudafrica si riescono a rendere pericolosi. Così al 9’ è un calcio piazzato a smuovere il punteggio, con Boffelli che porta in vantaggio l’Argentina. Sulla ripartenza lunga azione del Sudafrica che conquista l’ovale, obbliga i Pumas al fallo e al 12’ Damian Willemse impatta dalla piazzola per il 3-3.
Match che rischia di avere la prima svolta decisa al 22’. Maul per il Sudafrica, Hendrikse che va oltre, ma Santiago Carreras lo tiene alto in maniera irregolare, arrivando da una posizione di fuorigioco. Meta di punizione e cartellino giallo a Carreras per il 3-10 per gli Springboks. Al 24’ accorcia di nuovo Boffelli dalla piazzola, ma al 26’ ancora una maul costa cara all’Argentina. Questa volta, infatti, Jaden Hendrikse non viene fermato e schiaccia per il 6-17. Insiste il Sudafrica e al 31’ l’ennesima touche in attacco crea l’ennesima maul e questa volta è Malcolm Marx ad arrivare fino in fondo per il 6-22 con cui si va al riposo, con Gonzalo Bertranou che viene ammonito allo scadere e Argentina che inizierà la ripresa di nuovo in inferiorità.
Prova a reagire la squadra di casa, ma in inferiorità numerica fatica a costruire azioni pericolose a inizio ripresa, anche se gli argentini hanno alzato il livello fisico e ora è il Sudafrica a doversi difendere nella prima parte del secondo tempo. Nonostante ciò, come detto, non sfondano i Pumas che sbagliano troppo palla in mano e si tocca l’ora di gioco senza cambi nel punteggio. Sudafrica troppo falloso ora per difendersi e arriva il cartellino giallo a Willie Le Roux che lascia gli ospiti in inferiorità per 10 minuti. Cresce anche il nervosismo in campo, mentre l’Argentina avanza ancora e conquista una mischia sui 5 metri al 65’.
Ancora una fallo sudafricano, mentre si infortuna Damian Willemse e al 66’ arriva un placcaggio al collo di Kwagga Smith che vale la meta di punizione per l’Argentina e cartellino giallo al numero 20 del Sudafrica per il 13-22, con il Sudafrica in doppia inferiorità. Springboks che si complicano pesantemente la vita con i falli, con De Klerk che subito dopo placca in aria un avversario e Argentina che torna in attacco. E al 69’ arriva in meta Matias Moroni, con l’azione che nasce da un passaggio al limite dell’avanti, ma per il TMO è tutto ok e match completamente riaperto sul 20-22 per il Sudafrica. Ora ci credono i Pumas, mentre gli Springboks devono ritrovarsi per non subire una clamorosa rimonta. E al 75’ il Sudafrica trova la meta che chiude il discorso e lo fa con Damian de Allende che fissa il punteggio sul 20-29. Un placcaggio evitabile di Frans Steyn regala ancora una chance all’Argentina, ma nulla di fatto. E allo scadere seconda meta di Marx e punteggio finale sul 20-36.
Foto: LaPresse