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Rugby femminile, le prospettive dell’Italia verso i Mondiali. Superare il girone non è solo un sogno!

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Prenderà il via il prossimo 8 ottobre la Rugby World Cup New Zealand 2021, la coppa del mondo femminile della palla ovale. Spostata di un anno a causa della pandemia, la manifestazione iridata vedrà scendere in campo anche l’Italia, con le azzurre che vogliono superare la fase a gironi.

L’Italia di Andrea Di Giandomenico è inserita nella pool B assieme a Canada, USA e Giappone. A passare il turno saranno le prime due classificate, più le due migliori terze dei tre gironi e per Sara Barattin e compagne superare la prima fase è l’obiettivo dichiarato e non è un sogno. Perché è vero che sulla carta le azzurre sono la terza forza del girone, ma nulla è ancora scritto, anzi.

Tanto si capirà fin dall’esordio, previsto il 9 ottobre, contro gli USA. A lungo una nazionale molto più forte delle azzurre, oggi nel ranking mondiale l’Italia ha superato proprio le americane al quinto posto. Si tratta, dunque, di una sfida sulla carta molto equilibrata e un vero e proprio spareggio play-off fin da subito. Il 16 ottobre, poi, le azzurre affronteranno il Canada, terza forza mondiale e sulla carta favorita d’obbligo per vincere il girone. Le nordamericane sono molto forti, hanno esperienza e qualità, ma non sono imbattibili e l’Italia ha le capacità per giocarsela anche con loro. Saranno queste le due partite che, probabilmente, decideranno le sorti della squadra di Di Giandomenico.

La fase a gironi, poi, si chiuderà per le azzurre il 23 ottobre con il Giappone. In teoria il match meno difficile, quello da vincere a tutti i costi. Ma attenzione, perché le nipponiche – seppur da sempre di un livello inferiore all’Italia – arrivano da alcune prestazioni di assoluto livello e sarà un match da non sottovalutare per non rischiare brutte sorprese. Ma l’Italia arriva dalle due amichevoli convincenti con la Francia, impreziosite dalla fantastica vittoria di Biella, e per Melissa Bettoni e compagne superare la fase a gironi non dev’essere un sogno, ma un obiettivo più che realistico.

Foto: Federugby/Getty Images

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