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‘Saranno Campioni’: Angelo Mangione, il nuovo gioiello del taekwondo figlio di una coppia di maestri

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Il taekwondo italiano ha trovato un nuovo fuoriclasse? Sembrerebbe proprio di sì. Questo talento risponde al nome di Angelo Mangione, che ha fatto suonare l’inno di Mameli a Sofia (Bulgaria) lo scorso 6 agosto, conquistando il titolo di campione del mondo juniores di taekwondo nella categoria -68 kg (tra l’altro, categoria di peso olimpica).

Angelo Mangione, classe 2007, è nato a Leonforte, in provincia di Enna. Proviene da una famiglia appassionata della nobile arte marziale di origine coreana: la sorella Anthea (classe 2008) è stata l’atleta più giovane della spedizione azzurra ai Mondiali Cadetti disputati sempre a Sofia, la settimana prima della manifestazione juniores. I genitori di Angelo, i maestri Maria Salamone e Nino Mangione, sono i suoi allenatori nonché titolari dell’Asd Team Mangione Taekwondo, associazione che è motivo di riferimento e orgoglio per tutto il territorio e la regione Sicilia, non solo per l’avviamento a questa fantastica disciplina ma per il suo apporto di atleti alle nazionali italiane.

E stato un 2022 da incorniciare per il 15enne siciliano, che era iniziato a gennaio con la conquista del titolo italiano cadetti 2021 a Genova (sono stati recuperati in questa stagione, visto che l’anno scorso non si sono disputati a causa della pandemia). Posteriormente, è arrivato il titolo italiano juniores a Fondi (Latina), dominando in lungo e in largo tutta la manifestazione.

Mangione, come detto, ha calato il tris all’Armeec Arena di Sofia, al primo anno nella categoria juniores e con rivali anche di due o tre anni maggiori, conquistando con grande merito l’oro iridato dopo cinque incontri meravigliosi sempre dominati dall’azzurro con una concentrazione e determinazione da vero talento emergente. Ricordiamo che da quest’anno anche ai Mondiali Cadetti e Juniores è entrato in vigore il nuovo sistema dei punteggi che la disciplina adotterà per Parigi 2024: incontri divisi in tre blocchi o round, di cui bisogna vincerne due per aggiudicarsi il match.

Ebbene, Mangione a Sofia ha superato – in successione – lo sloveno Luka Raskovic (2-0), il messicano Alan Pardo (2-1), il britannico Zak Angell (2-0), l’australiano Matthew Summerfield (2-1) e il serbo Zarko Krajisnik (2-0) in una finale a senso unico, dopo due round condotti con maestria e coraggio senza mai arretrare dopo il vantaggio iniziale. Forse il combattimento più duro è stato quello di semifinale contro l’australiano, dove l’azzurro è andato sotto nei secondi finali del primo round quando era in netto vantaggio. La tensione avrebbe potuto influire negativamente sull’esito dell’incontro, ma il siciliano con grande tenacia si è aggiudicato il secondo round portando il punteggio in parità. La terza frazione è stata una vera dimostrazione di tecnica e gestione della fatica, che gli ha permesso di dominarla con ampio distacco.

Angelo Mangione sin da piccolo ha un sogno, che sta coltivando, ed è un sogno a Cinque Cerchi. Forse per Parigi 2024 sarà troppo presto, più fattibile invece i giochi di Los Angeles 2028. Il tempo e la costanza ci daranno la risposta.

LE PUNTATE PRECEDENTI DI SARANNO CAMPIONI

Maurizio Contino

Foto: Fita

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