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Tennis, Jasmine Paolini: “Con Kovinic sarà un match difficile. Voglio tornare in top50 e ho un sogno…”
Classe 1996, nata a Castelnuovo di Garfagnana, Jasmine Paolini è una delle tenniste italiane più forti del momento. L’azzurra vanta nel suo palmarès il titolo del WTA 250 di Portorose conquistato nella scorsa stagione e altri risultati di grande valore, tra cui il successo contro la bielorussa Aryna Sabalenka nel secondo turno del WTA 1000 di Indian Wells 2022. Il suo best ranking è la posizione numero 44 raggiunta nel febbraio del 2021.
Ora, dopo dei problemi al ginocchio che l’hanno frenata tra primavera e inizio estate, la nostra portacolori sta ritrovando fiducia e sta cercando di risalire velocemente in classifica. Intervistata da OA Sport al termine del derby italiano vinto contro Elisabetta Cocciaretto agli ottavi di finale del Parma Ladies Open presented by Iren, WTA 250 co-organizzato dal TC Parma e MEF Tennis Events, Jasmine Paolini ha parlato del torneo in corso, del suo passato e del suo futuro. Ecco qui le sue parole.
Cosa ne pensi del torneo di Parma e come ti trovi a giocare qui?
“È un torneo organizzato molto bene. Il circolo è davvero bello quindi non potrei essere più contenta. Giocare in Italia è sempre emozionante. C’è il pubblico e sicuramente si sta bene. Il tifo mi aiuta a fare meglio”.
Con Cocciaretto hai vinto un match difficile (per 4-6 6-3 6-4, ndr), ma ora ci sarà un altro impegno tosto contro la montenegrina Danka Kovinic. Cosa ti aspetti da questa partita?
“Sicuramente sarà una sfida complicata. Lei è una giocatrice che si trova molto bene sulla terra. Oggi (ieri, ndr) ha battuto Sloane Stephens e quindi sicuramente è in fiducia. Ha vinto anche lei due belle partite al terzo. Mi aspetto sicuramente un incontro lottato e io darò il meglio di quello che posso”.
Torniamo ora indietro nel tempo. A marzo hai battuto Aryna Sabalenka nel WTA 1000 di Indian Wells e quella è stata la tua prima vittoria contro una giocatrice in top ten. Raccontaci quel grandissimo successo.
“È stata una bella esperienza. Io mi trovo bene a giocare a Indian Wells e ci ho creduto. Ho perso il primo set per 6-2, ma ho continuato a lottare e alla fine lei mi ha regalato qualcosa e io sono stata brava a sfruttare le chance che ho avuto. Sicuramente è stato un momento emozionante, anche perché in America c’è sempre tanto pubblico e avere lo stadio pieno è un qualcosa in più. Posso definirla come la vittoria più bella e importante della mia carriera”.
Poco prima dello swing sulla terra rossa in questa stagione hai avuto un problema al ginocchio, un infortunio che ti ha sicuramente frenato nei tornei di primavera/inizio estate. Come ti sentivi in quel periodo?
“Da una parte provavo a giocare visto che c’erano tanti tornei importanti, ma dall’altra non è stato per niente facile. Mi sono allenata poco perché mi riservavo per le partite e sicuramente non abbiamo lavorato sulla qualità in quel periodo lì. Abbiamo soltanto cercato di tamponare. Ora ovviamente sto bene, sono carica e sto cercando di ritrovare un buon livello”.
Quali sono i tuoi obiettivi nel medio/lungo termine?
“Il mio obiettivo è sicuramente quello di tornare nella top 50 il prima possibile. Non sarà facile perché bisogna vincere tante partite, però ci sono già arrivata e quindi so di potercela fare ancora”.
Qual è il tuo sogno più grande?
“Penso che il sogno di ogni tennista sia vincere il torneo di uno Slam”.
E qual è lo Slam che ti piacerebbe di più vincere?
“Non fa differenza, vanno bene tutti (ride, ndr). La superficie preferita? Probabilmente quelli in cui mi trovo meglio sono Roland Garros e US Open, però anche se vincessi negli altri non sarebbe un problema (ride, ndr)”.
Come vivi il fatto di dover sempre viaggiare? Ti pesa o ti piace?
“Sicuramente è un aspetto che mi piace di questo sport. Viaggiamo praticamente sempre in tantissimi Paesi molto belli. Mi sento fortunata da una parte, anche se a volte non è semplice. Comunque sono contenta della vita che faccio e penso che sia un grande privilegio.
A chi ti ispiri?
“Sicuramente l’idolo di tutti è stato Roger Federer. Da piccola tifavo tanto lui e ho continuato a tifarlo finché ha giocato. Penso che lui abbia rappresentato un po’ per tutti una fonte di ispirazione sia per il suo comportamento sia per il suo gioco”.
Foto: Pier Colombo