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Tennis: Roger Federer, i record. Numeri di una leggenda

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Le cose più comuni di Roger Federer che si dicono, in termini numerici, sono sostanzialmente le stesse: 20 tornei del Grande Slam vinti, 310 settimane al numero 1 del mondo, 103 tornei conquistati, 8 successi a Wimbledon. Ma questi sono solo quattro aspetti di qualcosa di molto più ampio, di una carriera che sembrava non voler finire mai. E che, invece, un finale deve pur averlo. A Londra, in un luogo che ha costituito parte della sua leggenda, la O2 Arena.

Le 237 settimane consecutive passate da Federer in vetta al ranking ATP, dal 2 febbraio 2004 al 18 agosto 2008, quando Rafael Nadal, sulla spinta della doppietta Roland Garros-Wimbledon, lo ha superato, sono record assoluto. Nessuno è ancora andato lontanamente vicino a superare questo dato, a differenza delle 310 settimane totali superate da Novak Djokovic. Anche in questa fattispecie, però, c’è un distinguo: lo svizzero, infatti, è riuscito ad essere numero 1 all’età più avanzata di tutti, 36 anni e 320 giorni. Nessuno è riuscito, come lui, a finire l’anno in top 3 per 15 anni e in top 10 per 18.

A livello di tornei, sono le 24 finali consecutive vinte (dal luglio 2003 all’ottobre 2005), altro record insuperato, così come i 71 tornei portati a casa sul veloce, superficie che lo vede anche primatista in fatto di partite consecutive vinte, 56 (da Dubai 2005 alla finale di Dubai 2006). 17, inoltre, le finali consecutive ottenute in tornei ai quali ha partecipato tra il 2005 e il 2006 (cioè da Rotterdam 2005 fino all’Open del Canada 2006). Nessuno ha vinto quanto lui a Basilea (10 volte), Halle (10), Wimbledon (8), Dubai (8), Cincinnati (7) e ATP Finals (6). Nel complesso, i suoi 103 trionfi sono secondi solo ai 109 di Jimmy Connors. L’ultimo rimarrà proprio quello di casa, a Basilea: il netto 6-2 6-2 nei confronti dell’australiano Alex de Minaur.

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C’è anche una serie di curiosità legate ai tornei vinti in relazione all’età: Federer è stato l’uomo più avanti con gli anni a trionfare a Basilea (38), Halle, Miami, Dubai (37), Stoccarda, Rotterdam, Shanghai (36), Wimbledon, Indian Wells (35) e ATP Finals (30). Dove ha più partite vinte di tutti è a Wimbledon (105), Australian Open (102), Basilea (75), Halle (69), Indian Wells (66), ATP Finals (59), Dubai (53), Cincinnati (47), Rotterdam (28), Doha (27).

Un dato rilasciato dall’ufficio informazioni dell’ATP rende l’idea della forza di Federer negli anni in cui era il dominatore assoluto del tennis. Dal giugno 2004 all’agosto 2006, hinfatti, ha vinto almeno un set in tutte le 194 partite giocate in quel periodo. I due estremi sono Gustavo “Guga” Kuerten al Roland Garros 2004 e Andy Murray a Cincinnati 2006. Complessivamente, in quell’arco di tempo l’elvetico ha vinto 184 partite perdendone solo 10: in altre parole, 25 titoli su 35 eventi. E, con una nota estremamente poetica, il tweet che più circola rimarca una statistica storica: “Federer, è vero, si ritirerà dal tour nel prossimo fine settimana, ma non si è mai ritirato da un match in carriera”. Dato reale: 1526 partite di singolare, 223 di doppio, mai un ritiro. Semmai, qualche volta, ha dato forfait prima di giocare: contro James Blake a Parigi-Bercy 2008 (quarti), Jo-Wilfried Tsonga a Doha 2012 (semifinale), Novak Djokovic alle ATP Finals 2014 (finale), Stefanos Tsitsipas a Roma 2019 (quarti), Matteo Berrettini al Roland Garros 2021 (ottavi).

Negli Slam si potrebbe citare letteralmente di tutto: unico a raggiungere tutte e quattro le finali in tre diverse stagioni (2006, 2007, 2009), uno dei due a vincere tre Slam in un anno per tre volte (raggiunto da Novak Djokovic), uno dei tre (con Nadal e Djokovic) ad aver vinto almeno due Slam in un anno per sei volte. E poi i record che detiene da solo: due anni di fila con tre Slam vinti, quattro di fila con due, 46 semifinali, 58 quarti di finale, 81 apparizioni (pari con Feliciano Lopez), 10 finali consecutive dal 2005 al 2007, 23 semifinali di fila, 36 quarti di seguito. Nessuno come lui ha vinto cinque o più titoli, oppure 85 o più match, o raggiunto quattro finali di fila in tre Slam diversi. E nessuno, inoltre, nessuno come lui ha vinto 369 partite nei quattro tornei maggiori, giocandone 429. Nel 2007, dopo 27 anni, diventò il primo a vincere uno Slam, gli Australian Open, senza perdere nessun set.

Non sono solo questi, naturalmente, i numeri da ricordare per Federer. Ce ne sono di così ampi da poterne ricavare un libro intero, di quelli in grado di racchiudere anche le storie. Quel che si ricorda, però, è tutto ciò che è accaduto nel suo percorso da professionista. Dal primo match a livello Futures (o meglio, Satellite, com’erano allora), nel 1996 con il connazionale Sven Oesch a livello di qualificazioni, ai quarti di Wimbledon 2021 con il polacco Hubert Hurkacz. Ed allora sì, che si può dire di aver vissuto una storia senza tempo.

Foto: LaPresse / Olycom

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