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US Open 2022: Carlos Alcaraz-Jannik Sinner, la partita del torneo: spagnolo n.1 del mondo, l’azzurro rivale più qualificato a New York

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Oltre cinque ore di gioco, un livello di tennis stellare e una promozione per lo sport con racchetta e pallina che non si poteva immaginare. La sfida dei quarti di finale degli US Open 2022 tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner è stata la partita del torneo di New York per intensità e qualità. Entrambi i giocatori hanno meritato l’appellativo di fenomeni, ma alla fine solo uno vince e stavolta è stato Carlitos a farlo, vendicando le recenti battute d’arresto a Wimbledon e a Umago contro l’altoatesino.

Alla prova dei fatti Sinner è stato l’avversario più difficile da battere per Alcaraz, visto il match-point costruito nel quarto set, ma anche per l’evoluzione del confronto, condito da tanti cambiamenti repentini di punteggio. Un vero spettacolo che ha dato il via alla storia di Alcaraz, da oggi il più giovane tennista a issarsi in vetta al ranking ATP, battendo in maniera sensibile il precedente primato di Lleyton Hewitt: 19 anni e 129 giorni per l’iberico, rispetto ai 20 anni e 9 mesi dell’australiano.

Tuttavia, lo Slam americano ha dato conferma anche delle eccezionali attitudini dell’italiano. Se è vero che al momento c’è una chiara differenza di classifica (n.1 vs n.11) e di qualità di vittorie (1 Slam e 2 Masters1000 contro zero), nel tennis espresso da Sinner si può notare la vicinanza allo spagnolo e la sfida punto a punto a Flushing Meadows ha confermato ciò.

Per questo, fermarsi solo alla lettura della graduatoria o del palmares, senza tener conto di altro, può dare risposte più complete, considerando un Major disputato in un contesto particolare tra assenze (Novak Djokovic, Alexander Zverev) e tennisti al top non in forma (Daniil Medvedev, Rafael Nadal, Matteo Berrettini e Stefanos Tsitsipas su tutti).

Foto: LaPresse

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