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US Open 2022: incredibile Karen Khachanov, elimina Nick Kyrgios in cinque set e raggiunge la semifinale

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Colpo a sorpresa di Karen Khachanov agli US Open. Il russo, dopo tre ore e 39 minuti di grande lotta e contro tutto l’Arthur Ashe Stadium, riesce a battere colui che da tutti era ritenuto ormai il favorito numero 1 del torneo, l’australiano Nick Kyrgios. 7-5 4-6 7-5 6-7(3) 6-4 il punteggio finale, che gli consente di arrivare a giocarsi un posto nell’ultimo atto con il norvegese Casper Ruud.

C’è chi fa notare come, nei precedenti tra i due K, sei degli otto set giocati siano terminati al tie-break. Il destino sembra questo anche in un primo set che non si distingue certo per entusiasmare le folle, dato che fino al 6-5 Khachanov solo nel quarto game, con Kyrgios al servizio, si arriva a 30. Dopo il perfect game del russo nell’11° gioco, invece del tie-break si va in lotta nel 12° gioco, Khachanov trova un grande pallonetto che gli consente di portare a casa il 7-5 in 35 minuti.

Nonostante problemi al polpaccio sinistro che non lo tranquillizzano poi così tanto, e che lo portano a chiamare un medical time out e a parlare piuttosto alacremente con il suo angolo, Kyrgios la forza di andare avanti la trova eccome. Pur nei guai, è lui il primo a scappare sul 2-1 nel secondo parziale, riuscendo a mantenere il vantaggio fino alla fine e al 6-4, nonostante ci debba mettere tre set point per chiudere.

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Due volte l’aussie ha la possibilità di girare il match a proprio favore nel terzo: il game d’apertura lo vede mancare due palle break, ma ancora più grande è il rimpianto sul 4-4, quando cioè Khachanov risale dal 15-40 per tenersi un gran game. Subito dopo è lui ad avere due set point, ma sul primo commette un errore di grandi proporzioni rischiando di compromettere tutto. L’occasione, però, gli si ripresenta poco dopo e non si fa pregare: 7-5, anche in virtù di scelte abbastanza scellerate di Kyrgios.

Nel quarto parziale i due decidono, elegantemente, di scambiarsi i break nel quinto e sesto gioco, con Kyrgios che ha la possibilità di allungare sul 4-4 per mezzo di una palla break. Khachanov è però bravo a tenerlo a bada con un servizio vincente. Si va al tie-break, l’australiano a New York ne ha già vinti tre e non delude neppure stavolta: arriva il quarto con un perentorio 7-3 e si va, dunque, al set decisivo.

Il record, in teoria, darebbe Kyrgios favorito: 11-3 contro 7-8 nel 2022. Tanto per smentire subito la questione, però, Khachanov gli strappa subito la battuta, nel primo game, per poi salvarsi sia nel secondo che nel quarto dalle opportunità di controbreak dell’avversario. Le prova tutte l’aussie, anche quando riesce a salvare due palle break fondamentali sul 2-4, ma non ritrova più il bandolo della matassa e finisce per cadere nella ragnatela del russo, alla prima volta in una semifinale Slam dopo l’argento olimpico dello scorso anno.

Nonostante l’importante numero di ace per entrambi (31 Kyrgios, 30 Khachanov), è molto più concreto il russo, anche per via della condizione fisica migliore: 63 vincenti e 31 errori gratuiti contro il 75-58 dell’australiano. Questi trova anche più prime in campo (72%-60%), ma è meno concreto sulla seconda (47%-64%).

Foto: LaPresse

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