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US Open 2022, Jannik Sinner con più margini di miglioramento di Carlos Alcaraz: la conferma a New York, ma…

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Un’inutile consolazione? No, ma la considerazione va fatta. La sfida appassionante dei quarti di finale degli US Open 2022, tra lo spagnolo Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, ha confermato come questi due tennisti siano pronti per una rivalità che potrebbe fare la storia dello sport con racchetta e pallina. Alcaraz, reduce dai ko di Wimbledon e di Umago contro Sinner, si è preso la sua rivincita e si è imposto per 6-3 6-7 (7) 6-7 (0) 7-5 6-3 dopo oltre cinque ore di partita.

Una vittoria frutto di grandi qualità tecniche dell’iberico, abbinata al perenne rifiuto della sconfitta, considerando la palla match annullata a Sinner nel quarto set.

Tuttavia, l’altra faccia della medaglia è che tra i due giocatori emergano maggiori margini di miglioramento di uno rispetto all’altro. Carlitos, nei fatti, sta esprimendo un livello di gioco alto da mesi e questo lo si è potuto ammirare nel corso della stagione, con qualche fisiologica battuta d’arresto. Tuttavia, la sensazione è che questo sia già il suo top e, chiaramente, gli possa bastare per centrare obiettivi prestigiosi.

US Open 2022, Jannik Sinner manca un match point e cede a Carlos Alcaraz dopo 5 set e oltre 5 ore di una partita memorabile

Per Sinner, invece, il ragionamento è diverso. L’altoatesino ha dato il via quest’anno a un nuovo progetto tecnico, non più gestito da Riccardo Piatti, ma da Simone Vagnozzi in prima battuta, coadiuvato nelle ultime settimane dall’esperto australiano Darren Cahill. Un cantiere aperto Sinner che, a differenza del suo più giovane avversario, non ha ancora espresso il suo massimo o l’ha fatto non con la dovuta continuità.

Sta ancora lavorando su alcuni “pezzi” del suo gioco l’azzurro: servizio e gioco a rete su tutto, oltre a una costruzione atletica. Ecco che la partita di oggi può infondere un sorriso perché, a fronte di un tennista come Alcaraz più avanti in tanti aspetti, Sinner si è trovato a un punto dal successo, avendo anche maggiore incisività da fondo dal secondo parziale in avanti. Le situazioni nelle quali si è trovato in vantaggio nello score sono state numerose, ivi compresa quella del quinto parziale.

Certo, avere margini non significa diventare più avanti migliore di sicuro ed essere in grado di eseguire cose che non vengono con la dovuta spontaneità. Tuttavia, è evidente che in pochi mesi Sinner sia riuscito a inserire molte più giocate a rete, slice di rovescio e stia avviando un nuovo corso nell’esecuzione del servizio che gli potrebbe garantire più ace, cosa che in parte si è vista a New York. Ora come ora ci sono ancora delle normali controindicazioni e il riferimento è ai doppi falli e a una percentuale di prima al di sotto del 60%. Ciò, abbinato anche alla crescita in termini di resistenza fisica, può dar fiducia soprattutto nei tornei al meglio dei cinque set.

Chi vivrà, vedrà. Tuttavia, per gli appassionati di tennis, l’esistenza di questo duello potrebbe davvero dare alla pratica quello di cui ha bisogno per superare l’impatto dei ritiri dei “titani”.

Foto: LaPresse

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