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US Open 2022: Jannik Sinner non incanta, ma batte Eubanks in tre set e accede ai sedicesimi

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Missione compiuta per Jannik Sinner al secondo turno degli US Open 2022. Il tennista altoatesino non gioca la sua migliore partita della stagione, ma non c’è bisogno di una versione al 100% per superare lo statunitense Christopher Eubanks, numero 145 del mondo, battuto con il punteggio di 6-4 7-6 6-2 in due ore e ventisette minuti di partita. Al terzo turno sarà atteso da un test più probante con uno tra Grigor Dimitrov e Brandon Nakashima.

La prima frazione è a lungo di una comodità inaudita per Jannik: l’avversario è tremolante e, tra un errore e l’altro, vede l’azzurro scappare fino al 5-1. Che potrebbe chiudere subito con un ulteriore break, ma il padrone di casa con uno scatto d’orgoglio prima annulla quattro chance in fila per poi strappare per la prima volta il servizio all’altoatesino. Sinner però gestisce e si porta il primo set a casa.

Il break conquistato ha il merito di infondere del coraggio nella testa e nel cuore di Eubanks, che con i suoi schiaffoni da fondo e costanti discese a rete fa capire a Jannik che non sarà sicuramente una passeggiata. Infatti le opportunità dell’azzurro rasentano lo zero, se non nel settimo gioco quando lo statunitense annulla la palla break con un ace. Si va al tie-break dove è Sinner a condurre, ma ha bisogno di quattro set point per poter piegare la resistenza dello statunitense.

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Eubanks prova la reazione immediata nel primo gioco del terzo set, ma l’undicesima testa di serie del tabellone se la cava grazie anche al servizio. Da lì inizia a controllare con più scioltezza gli scambi e nel quarto game arriva il break che indirizza il parziale, poi condotto senza troppi patemi fino al 6-2 finale, strappando di nuovo il servizio con un passante su un punto spettacolare. 

Uno Jannik in versione speculativa quest’oggi: gli bastano 27 vincenti, a raffronto di soli 16 errori non forzati, per portare a casa il match senza troppi problemi. Al servizio l’azzurro fa il solito ‘compitino’: poche prime (55%), ma buone percentuali (41/48 con la prima stessa, 25/40 con la seconda).

Foto: LaPresse

 

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