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US Open 2022, Jannik Sinner perde il primo set, poi dilaga con Brandon Nakashima: è agli ottavi

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Il miglior Jannik Sinner visto finora agli US Open si qualifica per gli ottavi di finale. Superato in due ore e 59 minuti l’americano Brandon Nakashima con il punteggio di 3-6 6-4 6-1 6-2. Sono due le settimane che dividono l’azzurro e lo statunitense in fatto di data di nascita, ma è più ampio il gap tra i classe 2001 in termini di intensità e abitudine a questi livelli. Proprio questo fattore è di vitale importanza per l’italiano, che, una volta messo a posto il dritto, inizia a martellare senza tanti complimenti e a piegare un giocatore solido, ma che, alla lunga, paga dazio contro la superiorità di chi si trova dall’altra parte della rete. Ora per Jannik c’è il bielorusso Ilya Ivashka, giustiziere di Lorenzo Musetti. Si tratta del quinto Slam consecutivo in cui arriva tra i migliori 16, unico in tutto il circuito ATP a possedere questo dato.

Il match si fa importante fin dalle primissime battute, in cui Nakashima non lesina intensità, spinto com’è dal pubblico di casa. Sono tre le palle break a favore di Sinner nel primo game, sono due quelle che l’USA ha nel secondo: nessuna viene trasformata. Dopo mezz’ora e tanta lotta, sul 2-3 a favore dell’americano un doppio fallo dell’italiano significa altra chance di allungo, ma una prima vincente al centro sventa il pericolo.

Alla terza opportunità, però, Nakashima riesce a prendere il tempo a Sinner, a spingere di rovescio e a chiudere a rete. Di ulteriori brividi non ce ne sono più ed è il californiano a portare a casa il set per 3-6, con un bilancio leggermente migliore in termini di vincenti-errori gratuiti (11-10 contro 10-16, dove in quel 16 è il dritto da destra il maggior problema).

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I due si danno fastidio, senza palle break, nei primi tre giochi del secondo parziale, e Sinner è bravo perché delle quattro palle che gioca nei due game che arrivano sul 40 pari, tre sono ace. I brividi veri li passa Nakashima nel quarto game, in cui l’azzurro si prende di forza lo 0-30. Una grande risposta, nei piedi dell’americano, procura all’italiano due palle break. Basta la prima, con un lob difensivo di rovescio meraviglioso che l’USA lascia andare, sbagliando: 3-1. Arriva finalmente un game facile, a zero, ed è da notare come in tre game Sinner piazzi cinque ace, come pure il fatto che il vantaggio arrivi contestualmente a un arretramento in risposta, volto prima di tutto a far partire lo scambio.

Il dritto del numero 1 d’Italia sembra andar meglio, ed è il suo avversario a non avere più momenti di respiro in battuta. Il problema è che l’italiano parte male nel settimo gioco e deve fronteggiare due chance del controbreak, sbaglia ancora proprio di dritto in lunghezza e restituisce il maltolto. Non manca molto, però, perché possa ristabilire l’ordine delle cose: una gran volée di rovescio, un doppio fallo, un errore di dritto di Nakashima e ci sono due chance del 5-3, stoppate però da due ace. Anche il nono gioco parte male, con un doppio fallo di Sinner, che però risale da 0-30 e, sul 30-30, tiene sulla seconda un punto difficile sul quale sfrutta l’errore avversario. Si tratta dell’inizio di un parziale da sette punti consecutivi che lo porta a tre set point. Il primo se ne va con un errore in lunghezza, poi Nakashima è ottimo al servizio. Si entra in lotta, ma stavolta è Sinner a uscirne vincitore alla quinta chance, dopo 56 minuti, una gran difesa e uno smash sbagliato malamente dall’americano: 6-4.

Inizia con il rischio il terzo set: una brutta volée dell’altoatesino vale la palla break a Nakashima, ma l’ottavo ace la cancella, così come quella successiva con una prima esterna vincente. Sul 2-1 arriva una chance per Sinner, che però ha a dolersi di uno schema palla corta-passante di rovescio non riuscito e che lo espone a due volée dopo uno scambio intenso. La seconda volta è quella buona: risposta angolata e, sul dritto successivo, è l’americano a sbagliare in larghezza. Il parziale si trasforma in una sorta di monologo dell’italiano perché cala il ritmo di Nakashima, quello di Sinner rimane costantemente alto e questo diventa un fattore importante una volta superate le due ore di match. In un lampo è 5-1 con doppio break. Nel settimo gioco l’americano lotta e annulla tre set point (uno con altrui complicità), ma al quarto sbaglia e, in 38 minuti, è 6-1.

L’USA, con coraggio, annulla tre chance dell’1-0 di fila all’azzurro, che però spinge, mette pressione e strappa di forza la battuta alla quarta palla break. Il calo netto di Nakashima si vede anche sul 2-0, quando, sul 15-40, arriva il doppio fallo che lancia ancora più avanti Sinner. L’altoatesino, ormai, tira vincenti a volontà e regala anche spettacolo, come per chiudere il sesto game in cui a uno smash complicato segue una bellissima volée di rovescio per riflessi. Il primo match point arriva sul 5-2 40-30 in virtù di una serie di accelerazioni di dritto dell’italiano, ormai una costante. L’ultimo smash arriva appena prima delle tre ore, e consegna il quinto ottavo di finale di fila in uno Slam a Sinner.

Sono 16 gli ace che mette a segno il numero 1 d’Italia, bravo anche a incidere col servizio e in particolare con la prima (74% di punti vinti contro il 62% di Nakashima). Il conto vincenti-errori gratuiti, alla fine della fiera, racconta molto di cosa sia accaduto sul Louis Armstrong Stadium: 59-46 per Sinner, 27-36 per l’americano, travolto alla fine dalla consistenza dell’azzurro.

Foto: LaPresse

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