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US Open 2022: Matteo Berrettini a caccia dei quarti di finale. C’è la supersfida Medvedev-Kyrgios

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Per la quarta volta in carriera Matteo Berrettini si appresta a disputare gli ottavi di finale agli US Open. Non li manca ormai dal 2019: in altre parole, il romano è praticamente una sicurezza quando si parla di Flushing Meadows. Si tratta del suo nono approdo, nel complesso, a un quarto turno Slam: in Era Open è diventato il miglior italiano, in assoluto l’unico che lo precede è Nicola Pietrangeli.

Il numero 2 d’Italia sfida lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina. Tra i due c’è un precedente, perso da Berrettini a Montecarlo nel 2021, ma sul quale ci sono svariate attenuanti da considerare: il lungo infortunio che lo aveva fermato e il fatto che si trovasse al primo match dopo lo stop. La questione, ora, è del tutto diversa perché il romano giunge a questo appuntamento sulla scia di tre match molto significativi: quello vinto nettamente con il cileno Nicolas Jarry, il 2° turno in cui ha superato un momento di impasse con il francese Hugo Grenier e lo scontro con Andy Murray, in cui è stato bravo a sfruttare pochi momenti, ma giusti per battere lo scozzese.

Di contro, Davidovich Fokina ha avuto due volte fortuna. Prima gli si è tolto di mezzo (ritiro) l’americano Maxime Cressy, e poco dopo Stefanos Tsitsipas ha subito l’onda del colombiano Daniel Elahi Galan. In questo modo, dopo il giapponese Yoshihito Nishioka (6-3 7-5 6-3), si è trovato davanti il mai confortevole ungherese Marton Fucsovics, battuto in cinque set, e proprio Galan, nel miglior stato di forma della sua carriera, ma sconfitto in quattro parziali, seppur non semplici. L’occasione è quella di arrivare a confrontarsi, presumibilmente, con il norvegese Casper Ruud, già battuto su questi campi nel 2020. La storia, è vero, è cambiata da allora, ma anche per lo scandinavo qualcuno da superare c’è: si tratta del francese Corentin Moutet, che oltre alla fortuna da lucky loser ha saputo conquistarsi il posto nel quale si trova, soprattutto battendo l’olandese Botic van de Zandschulp al secondo turno in quattro set nella zona lasciata libera da Taylor Fritz. Nessun precedente in questo caso.

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La vera grande sfida del giorno, però, è una: Daniil Medvedev contro Nick Kyrgios. Prima dell’esplosione del russo, l’australiano lo aveva battuto nel 2019; quest’anno i due si sono divisi le vittorie nelle partite disputate, di cui una risalente al 2° turno degli Australian Open e vinta dall’attuale numero 1 del mondo, poi sconfitto in finale da Nadal. Per i due tabellone abbastanza tranquillo fino a questo punto, con Kyrgios che ha però dovuto eliminare il suo connazionale e compagno di doppio Thanasi Kokkinakis. Una partita che, per sua stessa ammissione, ha odiato dover giocare. Al vincitore tocca uno tra lo spagnolo Pablo Carreno Busta, che ha schivato il trio Thiem-Bublik-de Minaur perdendo un set alla volta, e il russo Karen Khachanov, con il quale è indietro 3-5 nei precedenti e ne ha vinto uno solo degli ultimi sei.

Anche tra le donne, però, le sfide sono tutte da vedere. In particolare, il Centre Court è riservato a Coco Gauff, che per il suo debutto agli ottavi di finale ha di fronte la cinese Shuai Zhang, che a 15 anni dalla prima volta (a livello di qualificazioni) a New York cerca di regalarsi un risultato che, a 33 anni pareva ormai lontanissimo. L’unico confronto tra le due, quello di Miami, è andato all’americana. Il lato di tabellone è quello della francese Caroline Garcia, che sfida una rediviva Alison Riske (che ora ha il doppio cognome Amritraj), che però è per lei un paradosso, nel senso che in tre confronti (nell’arco di 10 anni) non l’ha mai battuta. La transalpina è nel miglior momento di questa fase della sua carriera, ma forse mai come stavolta dovrà fare attenzione. Vero è che il 6-3 6-2 rifilato a Bianca Andreescu è un segnale pesante.

Ajla Tomljanovic cerca di raggiungere i quarti di finale per la terza volta in carriera, la prima fuori da Wimbledon. Per farlo dovrà battere la russa Liudmila Samsonova, che si sta ben distinguendo negli States e che è in serie positiva dal torneo 250 di Cleveland. Due i precedenti dagli opposti risultati, l’ultimo dei quali vinto da Samsonova in quel di Washington quest’anno. Quasi paradossale, invece, la situazione di Ons Jabeur: la tunisina, numero 5 del tabellone, è favorita contro l’altra russa rimasta, Veronika Kudermetova, ma ha perso tutti i tre precedenti giocati in carriera. Va da sé, però, che uno Slam è un’altra cosa, anche se finora non è riuscita a convincere fino in fondo.

Foto: LaPresse

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