Senza categoria

US Open, il vero Jannik Sinner si è visto solo con Alcaraz (2 volte) e Djokovic nel 2022: domani lo spagnolo gli riaccenderà il sacro fuoco?

Pubblicato

il

Ci sarà bisogno del miglior Jannik Sinner. Il traguardo è ambizioso, ma dal punto di vista del gioco l’altoatesino non ha convinto a New York. Se è vero che spingersi ai quarti di finale non giocando bene è una qualità dal punto di vista mentale di non poco conto, nello stesso tempo se si vuol puntare ad andare avanti servirà crescere dal punto di vista tecnico.

Alla prova dei fatti, in questo 2022, il vero Sinner lo si è potuto ammirare solo contro Carlos Alcaraz a Wimbledon e a Umago e poi contro Novak Djokovic nei Championships. In quegli incontri l’azzurro aveva messo in mostra tutte le sue straordinarie qualità, avendo un rendimento costante.

Ora il terzo incrocio della stagione con Alcaraz a New York richiede uno Jannik con quel livello di ispirazione, altrimenti puntare alla semifinale sarà a una chimera. Ma sarà possibile? Lo scopriremo. Indubbiamente, non è cosa facile: l’altoatesino sta affrontando un percorso di aggiornamento del proprio bagaglio tecnico e i passaggi a vuoto, specie al servizio, sono un po’ gli effetti collaterali degli interventi che lo staff tecnico ha deciso di apportare.

US Open 2022, Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz ai quarti di finale: servizio decisivo nella sfida

Servirà tempo e pazienza, ma l’ambizioso ragazzo di San Candido vorrà provare a bruciare le tappe, essendo diventato il tennista più giovane, dopo Novak Djokovic, a raggiungere i quarti di finale in tutti gli Slam.

Foto: LaPresse

Exit mobile version