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Volley, Davide Mazzanti: “Kenya allenante, meno precisi in contrattacco. Nwakalor aveva lo stacco lento, ma poi…”

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L’Italia ha sconfitto il Kenya per 3-0 e ha conquistato la quarta vittoria ai Mondiali 2022 di volley femminile. Le Campionesse d’Europa non hanno incantato ad Arnhem, rischiando troppo nel secondo set contro la poco quotata compagine africana. Le azzurre si sono confermate in testa al gruppo A a punteggio pieno e ora si lanciano verso la sfida contro l’Olanda, decisiva per il primo posto nel girone e per portare dietro più punti possibili nella seconda fase.

Il CT Davide Mazzanti ha analizzato la prestazione ai microfoni della Rai: “Per noi era importante riprendere fluidità in attacco, l’abbiamo avuta in cambiopalla, siamo stati meno precisi in contrattacco. Arrivavano pallonate, più la partita si faceva lunga e il Kenya ci metteva alla prova, è stata una partita allenante. Bravo il loro opposto, nel secondo set hanno indovinato angoli indefendibili, lei è un bell’attaccante e quando andava in ritmo era difficille da fermare“.

Volley femminile, l’Italia del turnover batte il Kenya senza incantare: quarta vittoria ai Mondiali, ora l’Olanda

Il tecnico si è soffermato sul turnover odierno: “Bonifacio è una risorsa importante, ha fatto bene in Nations League, poi ha avuto dei problemi ma ora sta bene. Fersino è incredibile perché in Nations League è stata senza entrare e poi quando entra fa sempre benissimo, oggi ha fatto tre-quattro difese importanti, è da valutare perché entra e nel breve fa subito bene. Nwakalor aveva lo stacco un po’ lento, non entrava forte in contrattacco e forse ha perso qualche pallone, ma poi quando è entrata ha fatto vedere quello che vale, è nella lista degli opposti di altissimo livello“.

Davide Mazzanti si è poi proiettato verso il durissimo incontro di domenica contro le padrone di casa: “Ora arriva la partita con l’Olanda, la giocheremo diversamente per il clima in una bolgia che ci piace e che ci mette nell’atteggiamento di dare il massimo. Come si batte l’Olanda? Datemi tempo di studiare e poi ve lo racconto“.

Foto: Lapresse

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